Estremo Oriente, occhio al Vietnam

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A cura di Alfonso Vitiello Gli incontri della settimana scorsa a Pechino hanno avuto al centro soprattutto i temi legati all’abbattimento delle tariffe nell’hi-tech e ai controlli militari. America e Cina hanno A cura di Alfonso Vitiello Gli incontri della settimana scorsa a Pechino hanno avuto al centro soprattutto i temi legati all’abbattimento delle tariffe nell’hi-tech e ai controlli militari. America e Cina hanno stilato un protocollo d’intesa per la creazione di un’area di libero scambio includendo dodici paesi del Pacifico e non escludendo la possibilità di far entrare la Cina nel Tpp (Trans Pacific partnership). Con questi accordi si prevede l’eliminazione di tariffe e dazi doganali di prodotti informatici,farmaceutici, videogochi eccetera. Il vertice ha una rilevanza storica per il clima disteso instauratosi tra Giappone e Cina, mentre resta lunga la strada da percorrere per un trattato di pace tra Russi e Giapponesi. Sul fronte di Hong Kong resta preoccupante la tensione con la Cina. Il Premier cinese Xi Jinping ha precisato, irritato, a un giornalista americano, che nessun paese straniero può interferire negli affari interni di Pechino, che il movimento Occupy Central di Hong Kong è illegale e che i media devono rispettare le leggi cinesi. Al congresso è emerso anche che da questa settimana la borsa di Pechino verrà uniformata cona quella di Hong Kong. A buon intenditore poche parole… Insomma: il futuro di Hong Kong non appare affatto roseo e la rivoluzione degli ombrelli sembra svanire. Il dialogo che sembrava aperto appare di nuovo complicato. Mentre in Giappone il Premier Abe san si prepara alle elezioni anticipate dopo la crisi politica causata dall’aumento del Iva, è il Vietnam, dove si registra un boom dell’export Italiano (soprattutto conmacchinari e mezzi di trasporto, prodotti chimici e apparecchiature eletroniche) a offrire oggi ottime opportunità. Il Paese asiatico è stato ospite al convegno sull’economia di Sorrento, organizzato dall’osservatorio Banche Imprese. Il Vietnam offre ottime opportunità di investimento. L’ambasciatore vietnamita in Italia Nguyenhoang long, ha spiegato che il Paese è in via di trasformazione, vuole accelerare sul’industrializzazione e rispettare le normative abientali. Le imprese italiane possono esportarvi tecnologia e innovazione. L’Italia occupa il quinto posto come paese esportatore ma può crescere a danno dei suoi competitori (in primis lamGermania). Prossimamente una delegazione guidata da Confindustria accompagnerà 120 aziende italiane in Vietnam, cercando di intraprendere relazioni d’ affari nel campo della meccanica, dei trasporti e della farmaceutica, settori questi di cui Hanoi ha realmente bisogno. Il Vietnam, ricco di risorse naturali e di prodotti agricoli, offre notevoli possibilità di interscambio. Produce in grandi quantità riso, caffè e ha nella pesca uno dei suoi ounti di forza. Ha bisogno di macchinari per l’ industria alimentare, di materie plastiche per il packaging e macchine per il legno (mercato di cui il Giappone occupa il 38 per cento). sicché l’Ambasciatore esorta le aziende italiane a competere con quelle cinesi.