Ethereum e Bitcoin non sono titoli finanziari: l’importanza della decisione del Belgio

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(foto da Pixabay)

Una buona notizia è arrivata nelle ultime settimane e che ha reso felici tutti gli investitori del mondo delle criptovalute. Ci riferiamo nello specifico a una decisione che arriva dall’Europa e per la precisione dal Belgio, dove l’ente Financial Services and Markets Authority (FSMA), che è l’equivalente della CONSOB italiana, ha affermato che né Bitcoin, né Ethereum possono essere considerati dei titoli finanziari.

Si tratta di una questione molto importante e che riguarda tutte le persone che fanno parte di questo mondo ma anche tutti i nuovi investitori che vogliono sapere per esempio dove comprare Ethereum e quali sono le regole precise, proprio perché vorrebbero iniziare un percorso con le criptovalute.

La decisione è stata messa in risalto dagli addetti ai lavori, i quali sono consapevoli che, se Bitcoin ed Ethereum fossero considerati titoli finanziari, si scatenerebbero tanti problemi nel senso che le piattaforme di trading avrebbero troppi obblighi per gli utenti e in generale per chi si occupa di $BTC e $ETH.

Oltre ad essere positiva, questa notizia si può definire anche sorprendente visto che ormai sempre più spesso si parla di regole stringenti, soprattutto sulla scia dei fatti che hanno coinvolto uno dei principali exchange crypto al mondo, FTX, che è crollato dopo che poco tempo fa si è scoperto che c’era un grosso buco nel bilancio.

Questo evento ha portato ad un ribasso generale delle quotazioni delle criptovalute e ha riaperto il fronte di quanti criticano il settore per la sua mancanza di regolamentazione.

Quindi, proprio nel periodo storico nel quale spesso si parla di rischio crollo definitivo Bitcoin, arriva una notizia positiva anche per Ethereum. Entrambe rischiavano di essere vittime di azioni molto aggressive da parte del regolatore.

Come è la situazione in Europa e Usa

La notizia di cui abbiamo parlato in quest’articolo arriva dal Belgio mentre per quanto riguarda il resto di Europa si è in attesa della definitiva approvazione di una legge che viene definita MiCA e cioè un tentativo di creare per la prima volta una regolamentazione precisa e completa sulle risorse digitali nell’UE.

Negli USA, la situazione è complessa: infatti non è un caso che il capo di SEC, Gary Gensler, ha mostrato più volte in maniera pubblica le sue perplessità e i suoi dubbi per quanto riguarda Ethereum, soprattutto dopo che è avvenuto il Merge e cioè dopo che la blockchain è passata ad un meccanismo di consenso Proof of Stake.

Molto probabilmente queste perplessità di Gensler non avranno nessun particolare riscontro ma dimostrano come la situazione sia tutt’altro che chiara e limpida in tal senso.

Invece per Bitcoin la situazione è diversa, considerando che già da tempo è stata inserita nella categoria delle materie prime dal punto di vista burocratico e regolamentare, evitando proprio per questo le grinfie non proprio piacevoli della SEC.