Eutanasia, Cei: “Parlamento tuteli vita”

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(Adnkronos) – “C’è da sperare che nel corso dell’iter parlamentare la proposta di legge sul fine vita riconosca nel massimo grado possibile il principio di ’tutela minima costituzionalmente necessaria della vita umana, in generale, e con particolare riferimento alle persone deboli e vulnerabili’”. Lo auspica il presidente della Cei, cardinale Gualtiero Bassetti in un monito al Parlamento chiamato a legiferare sul fine vita. Bassetti, aprendo i lavori del Consiglio episcopale permanente, in tal senso osserva che “sono da accogliere con sollievo la sentenza e le motivazioni con cui la Corte Costituzionale ha respinto il quesito referendario sull’omicidio del consenziente”. 

Da parte sua, ricorda il porporato, “la Chiesa conferma e rilancia l’impegno di prossimità e di accompagnamento nei confronti di tutti i malati, invocando maggiore attenzione verso coloro che, in condizioni di fragilità o vulnerabilità, chiedono di essere trattati con dignità e accompagnati con rispetto e amore. Ed insieme auspica un “nuovo metodo di partecipazione” rispetto a queste tematiche: il dialogo e il confronto sono le strade maestre per evitare derive ideologiche con cui si smarriscono il valore e la dignità della persona”. 

Povertà
 

La povertà ha raggiunto livelli “allarmanti”, è l’allarme viene lanciato ancora una volta da Bassetti. “L’impatto sconvolgente della guerra ha colpito la società italiana in un momento in cui sembrava potersi concretizzare il desiderio collettivo di una stagione di ritrovata serenità, avvalorata dai numeri di una ripresa economica eccezionalmente intensa e dal progressivo superamento delle misure anti-Covid. La crisi energetica e l’aumento generalizzato dei prezzi- evidenzia il capo della Cei – stanno invece pesando in misura considerevole sull’andamento dell’economia e sulla vita concreta delle famiglie, già duramente provate dalle conseguenze della pandemia”. 

“Del resto, l’esperienza ci dice che la crescita economica è certamente una leva di fondamentale importanza per la ripresa complessiva del Paese, un presupposto ineliminabile, ma le sue ripercussioni sulla società non sono automaticamente virtuose. Un sintomo rilevante è rappresentato dal fatto che nel 2021, a fronte di un’avanzata impetuosa del Prodotto Interno Lordo, il numero delle persone in povertà assoluta sia rimasto sostanzialmente stabile e su livelli allarmanti”, la denuncia del porporato. 

Nascite
 

Allarmante è anche l’inverno demografico. Il presidente della Cei guarda con preoccupazione all’”ennesimo minimo storico delle nascite che per la prima volta si sono fermate sotto la soglia emblematica delle 400mila unità”. “E’ confortante – dice – la notizia delle prime erogazioni dell’assegno unico per i figli, un provvedimento lungamente atteso che in prospettiva potrebbe contribuire in modo significativo ad arginare questa deriva e che andrebbe integrato con altre misure non solo economiche”. “Occorre tuttavia essere consapevoli che un’inversione di tendenza non sarà possibile senza un salto di qualità sul piano culturale. Purtroppo il clima sociale appare ancora profondamente segnato dai contraccolpi della pandemia a cui si sono da ultimo sovrapposte le angosce provocate dalla guerra”, sottolinea Bassetti lanciando un monito alle istituzioni: “E necessario quindi che a tutti i livelli, da quello educativo e della comunicazione, a quello politico e giuridico, si diano risposte all’insegna della responsabilità e della solidarietà. Non è il tempo per effimere scorciatoie. Bisogna rifuggire la tentazione di strumentalizzare il disagio per interessi ideologici e occorre invece adoperarsi per ricucire e pacificare il tessuto delle relazioni umane e civili, con un’attenzione speciale per i più piccoli e i più fragili”. 

Ucraina
 

Intensificare “gli sforzi diplomatici per arrivare alla cessazione delle ostilità e dell’indiscriminata violenza”, è il monito di Bassetti. “Ci ritroviamo insieme mentre alle porte dell’Europa una guerra devastante sta seminando terrore, morte e distruzione. Il nostro pensiero – dice Bassetti nella sua prolusione – va alle vittime, ai loro cari e a quanti sono costretti a lasciare le proprie case per cercare un luogo sicuro: uniamo la nostra voce a quella del Santo Padre, affinché in nome di Dio, si ascolti il grido di chi soffre e si ponga fine ai bombardamenti e agli attacchi. La nostra voce sale a Dio perché questa ’inutile strage’ del nostro tempo sia fermata”. “Di fronte alla fuga di milioni di persone, soprattutto donne e bambini, – dice il porporato – esprimiamo il nostro vivo e sincero ringraziamento a quanti, in Italia e in tanti altri Paesi, sono impegnati a dare forma e anima all’accoglienza. E’ una testimonianza di carità e di fraternità che diventa impegno concreto per un futuro di pace contro il virus dell’egoismo e dell’indifferenza”. 

Covid
 

I vescovi italiani invitano infine a non abbassare la guardia sul Covid: “Sul versante demografico i dati sono ancora una volta negativi, per l’effetto combinato delle morti per Covid – una tragedia che sarebbe intollerabile archiviare con superficialità. Il virus non è affatto domato”, dice il presidente Bassetti.