“Oggi, l’acciaieria è al minimo di produzione, ma, nonostante questo, i picchi di benzene (cancerogeno di classe 1, colpevole di leucemie, secondo i medici e i ricercatori, gli studiosi e gli esperti) sono all’ordine del giorno, come quotidiani sono gli slopping”. Così l’associazione Genitori tarantini, in un passaggio della lettera aperta inviata all’onorevole di Fratelli d’Italia, Dario Iaia, sulla questione ambientale legata allo stabilimento ex Ilva di Taranto, dopo che il deputato ha dichiarato che la situazione è cambiata rispetto al passato. “Per esempio, la notte del 31 luglio si è registrato un record assoluto per Taranto: 85 microgrammi a metro cubo (media oraria). E ancora, fra le ore 3 e le ore 4 del 14 agosto la centralina del quartiere Tamburi in via Machiavelli ha registrato due valori particolarmente elevati di benzene, rispettivamente di 50 e 28 microgrammi a metro cubo (medie orarie). Alle ore 5 la nube di benzene si è spostata sul resto della città facendo registrare un valore di 15 microgrammi a metro cubo (media oraria) in via Alto Adige”, si legge nella lettera. Sotto accusa l’utilizzo dei forni elettrici.