Export Champion Program, al via il corso promosso da Sace con la Luiss Business School

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Al via la terza edizione dell’Export Champion Program, il corso di formazione specializzato e totalmente gratuito promosso da Sace, attraverso il suo Hub formativo Sace Education, in collaborazione con Luiss Business School. L’iniziativa, in linea con il Piano Industriale Insieme 2025, si pone l’obiettivo di supportare le imprese, specialmente le Pmi, che vogliono esplorare nuovi mercati e opportunita’ di business con tutti gli strumenti necessari per rafforzare le proprie competenze aziendali e specialistiche, formandole su opportunita’ e rischi dei paesi esteri target. Alle prime due precedenti edizioni hanno partecipato oltre 200 aziende italiane. Protagonista di questa edizione e’ l’America Latina, con un particolare focus sui mercati di Brasile, Colombia e Messico. L’area latino-americana ha registrato una crescita media del Pil del 7 per cento gia’ nel 2021, e ancora oggi rappresenta una zona dal grande potenziale per l’export di prodotti Made in Italy. L’America Latina, infatti, grazie anche alla sua posizione geografica e’ stata toccata in misura ridotta dal rallentamento dell’economia mondiale derivato dal conflitto russo-ucraino, e puo’ vantare un relativo isolamento rispetto alle catene globali del valore insieme a un’autosufficienza energetica e alimentare in molti Paesi. Alla luce del mutato contesto politico-economico dell’area si rende pero’ necessaria un’attivita’ di formazione e informazione per le aziende italiane in particolare rispetto alle opportunita’ e ai rischi cui potrebbero andare incontro effettuando investimenti nell’area. In particolare, la Colombia presenta un’economia dinamica che conferma buone prospettive di crescita per il nostro export (+15,7 per cento nel 2022, +7,1 per cento nel 2023) cosi’ come il Messico vanta un’economia in forte espansione con un potenziale per l’export italiano in crescita del 14 per cento e che si stima possa tornare ai massimi del biennio 2017-2018 (4,2 miliardi di euro) per superarli nel 2023 (+4,5 per cento). La regione presenta importanti opportunita’ per il Made in Italy, ma richiede alle nostre imprese le giuste competenze e know-How per essere approcciato in sicurezza e con la giusta strategia.