Fabbrica di sapere per il territorio, la Federico II diventa “sociale”

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L’Università Federico II vara il suo primo bilancio sociale. Ieri, lunedì 30 novembre, nell’aula magna storica dell’ateneo a corso Umberto I, la presentazione  con il rettore Gaetano Manfredi, il direttore generale Francesco Bello ed il governatore della Campania Vincenzo De Luca. “Oggi l’università è molto diversa  – ha detto Manfredi – Non si limita più alla sola produzione di  formazione e ricerca,  ma è diventato un attore di sviluppo e agente di trasformazione sociale. La nostra è una grande fabbrica del sapere e diventa strumento per garantire sviluppo al nostro paese”. Questo il valore sociale del ateneo: 8.5000 studenti, circa 10.000 tra personale tecnico amministrativo e docenti di tutte le categorie. Un’università che non è solo più orientata “alla ricerca ma al servizio e al benessere dei cittadini”, che non è “una torre d’avorio  che può essere solo strumento di formazione”.  Il commento del direttore generale dell’ateneo: “Il Bilancio Sociale è un documento che rappresenta un passo importante per l’Ateneo. Consente  all’Università di aprirsi all’esterno in maniera più ampia di quanto avviene con le attività istituzionali e, soprattutto di interagire con l’intero corpo sociale”. Il plauso del governatore De Luca: “L’Università Federico II è una delle più grandi istituzioni culturali dell’Italia intera. Il bilancio sociale ha un grande valore non solo dal punto di vista della trasparenza, ma anche dal punto di vista dell’organizzazione  più razionale delle attività e dei servizi che fornisce la Federico II. Un bell’esempio”.