Fantasia luce del pensiero

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Stiamo oggi regredendo verso la mediocrità mentre è in corso la rivoluzione dei social media, del cloud computing, della scienza dei dati e, ancora, l’era delle tecnologie mobili, dell’Internet delle cose, della blockchain e dell’intelligenza artificiale? Inducono a rispondere positivamente la crescente propensione, in Italia, per il pubblico impiego e la debole preferenza accordata al fare impresa. E pur quando nuove imprese vengono fondate, il Paese si trova in posizione stazionaria, al decimo posto, per quelle di matrice scientifica e tecnologica, le quali mostrano un rendimento medio annuo di almeno il 20% negli ultimi 3 anni con almeno 10 dipendenti all’inizio del periodo. Secondo i dati forniti dalla Fondazione Mind the Bridge, in Europa le oltre 7000 scaleup (questa la terminologia in uso per le startup mature e in via di crescita) hanno raccolto 126 miliardi di dollari; in Italia, 1,8 miliardi. Ancora, tra la nostra popolazione studentesca universitaria è bassa la temperatura della passione all’imprenditorialità. Il Paese si trova al terzùltimo gradino, seguito da Francia e Spagna, della graduatoria OCSE per incidenza degli studenti universitari tra i fondatori di startup innovative.
A prenderci per mano per uscire dallo stagno dell’immobilismo saranno le macchine che pensano al posto nostro? Burrhus Frederic Skinner, psicologo del comportamento, sosteneva che “il vero problema non è se le macchine sappiano pensare, ma se gli uomini lo facciano”. Per pensare c’è da accendere quella luce che è la fantasia, una luce che emana quando la conoscenza ricevuta e accumulata nel corso delle passate rivoluzioni industriali è messa in discussione e poi sostituita da una nuova conoscenza che fiorisce nel terreno fertilizzato dall’ignoranza creativa. Quest’ultima è praticata dai creatori di percorsi che, armati della forza dell’incertezza, si dirigono verso l’orizzonte del dubbio. I sentieri da loro tracciati sboccano in nuove tendenze che cambiano drasticamente la direzione dell’economia e della società.

piero.formica@gmail.com