“Matteo Renzi pone una sorta di questione di potere adesso, non vuol più accettare che l’Italia sia, come lui presume, esclusa dalla leadership”: lo scrive la Frankfurter Allgemeine Zeitung, in un commento nel giorno della bilaterale Merkel-Renzi a Berlino, titolato “La pretesa di Roma”.
“Sulla base delle riforme, pretende con autoconsapevolezza un posto all”head table’ della Ue – si legge -. E anche se forse Renzi dipinge quello che ha fatto in modo più brillante di quel che è, è riuscito tuttavia a realizzare ciò che i suoi predecessori non si sarebbero neppure sognati di fare”. “Ed è anche giusto che la Francia, a volerla giudicare in modo morbido, sotto Hollande sta ferma: una leadership dinamica è un’altra cosa”.
“Tuttavia gli attacchi a Berlino e alla cancelliera hanno qualcosa di teppistico” (“halbstark” in tedesco), aggiunge l’analisi. “Renzi vede Merkel un po’ in difficoltà e provoca una lite, sfruttando il presunto momento favorevole”. “Questo è pensato anche per il pubblico a casa – è la conclusione – ma documenta anche l’ambizione di Renzi.
“Matteo Renzi pone una sorta di questione di potere adesso, non vuol più accettare che l’Italia sia, come lui presume, esclusa dalla leadership”: lo scrive la Frankfurter Allgemeine Zeitung, in un commento nel giorno della bilaterale Merkel-Renzi a Berlino, titolato “La pretesa di Roma”.
“Sulla base delle riforme, pretende con autoconsapevolezza un posto all”head table’ della Ue – si legge -. E anche se forse Renzi dipinge quello che ha fatto in modo più brillante di quel che è, è riuscito tuttavia a realizzare ciò che i suoi predecessori non si sarebbero neppure sognati di fare”. “Ed è anche giusto che la Francia, a volerla giudicare in modo morbido, sotto Hollande sta ferma: una leadership dinamica è un’altra cosa”.
“Tuttavia gli attacchi a Berlino e alla cancelliera hanno qualcosa di teppistico” (“halbstark” in tedesco), aggiunge l’analisi. “Renzi vede Merkel un po’ in difficoltà e provoca una lite, sfruttando il presunto momento favorevole”. “Questo è pensato anche per il pubblico a casa – è la conclusione – ma documenta anche l’ambizione di Renzi.