Fca Pomigliano, Uliano (Fim): Incontro non più rinviabile

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‘E’ necessario che in tempi brevi i massimi vertici di FCA ci convochino per il progetto premium nello stabilimento di Pomigliano d’Arco”. Lo ha detto il segretario nazionale della Fim, Ferdinando Uliano, commentando e giudicando ”negativo” il rientro di 253 lavoratori dello stabilimento di Pomigliano in prestito temporaneo a Cassino, a partire dal 9 ottobre prossimo. ”Dopo l’annuncio fatto ad inizio anno non sono più sostenibili i continui rinvii – ha detto il sindacalista – prima a giugno poi a settembre, rispetto alla reale partenza dei nuovi investimenti. Non ci rassicura nemmeno il fatto che la copertura degli ammortizzatori sociali arrivi sino a luglio 2019: gli ammortizzatori sono necessari per accompagnare gli investimenti, ma questi devono partire. E’ indispensabile che a partire dall’Amministratore Delegato venga data una risposta concreta alle preoccupazioni nostre e soprattutto dei lavoratori campani, declinando nel dettaglio la partenza dell’investimento premium su Pomigliano”. Secondo Uliano, inoltre, il rientro a Pomigliano dei lavoratori prestati a Cassino ”a seguito delle modifiche sulle normative di esportazione per gli stock dei prodotti premium sul mercato cinese, aumenterà la percentuale di riduzione di attività dei lavoratori in CDS con un conseguente impatto sul reddito dei lavoratori”. ”Come avevamo giudicato positivamente l’accordo e l’opportunità lavorativa che si era creata nel mese di febbraio – ha concluso – ora consideriamo negativa la sua interruzione. Le proroghe e le potenziali stabilizzazioni della quasi totalità degli oltre 800 giovani nuovi assunti a Cassino con contratto in somministrazione in scadenza sono certamente positive, ma non riducono le nostre richieste di certezza su Pomigliano”.