Fca verso l’accordo con Renault. Cisl Campania: Pomigliano resta un sito strategico

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In una luna nota la Cisl Campania ripercorre le tappe degli ultimi accordi su Pomigliano e volge lo sguardo al possibile accordo tra Fca e Renault. “Come tante “anime belle”, allora ipercritiche, vorrebbero far dimenticare, quando nel 2010 la Fim di Napoli, con il sostegno della Fim Nazionale e della Cisl, firmò l’accordo con Fiat, avendo come interlocutori

In foto Giuseppe Terracciano

Marchionne e Rebaudengo, vi era consapevolezza, nel gruppo dirigente di un sindacato autenticamente riformista, che, nel terzo millennio, fosse indispensabile, per una azienda interessata a stare sul mercato non da cenerentola, ma da protagonista, saper cogliere i mutamenti che pervadevano l’intero mondo del lavoro, nella consapevolezza che, per sopravvivere sul mercato globalizzato senza subalternità, occorressero consistenti capitali da investire sull’elettrico, ibrido e nuove tecnologie, con una penetrante rete commerciale.
Consapevole di ciò la Fim di Napoli, insieme alle altre sigle firmatarie, raccolse la sfida, dando il via ad una contrattazione che, innovando profondamente le relazioni industriali, ci ha visti e ci vede non spettatori, ma protagonisti, con nostre idee e proposte, con le quali confrontarsi con l’azienda, anche mettendo nel conto sacrifici, quanto indispensabili per mantenere vera e stabile occupazione, senza lasciarci spaventare né da minacce a viso aperto, né da subdole affermazioni che gridavano, addirittura, all’attentato alla Costituzione.
La scommessa, oggi si può dire, è stata vinta: non solo Pomigliano non ha chiuso, ma è diventata un modello a livello mondiale, grazie allo spirito di sacrificio dei lavoratori, che compresero la vera posta in gioco e che, approvando con il Referendum, l’accordo che avevamo sottoscritto, fecero ripartire lo stabilimento, senza intrusioni di politici interessati, ieri come oggi, ad apparire piuttosto che contribuire davvero alla soluzione dei gravi problemi occupazionali del Paese.
Per questa ragione, accettata e vinta la sfida nel 2010, oggi siamo pronti a rimetterci in gioco e partecipare alla costituzione del più grande polo automotive del mondo, una nuova sfida che offre l’opportunità a tutti, di vivere una stagione nuova con lo spirito riformista, dando un serio contributo costruttivo alla causa dei lavoratori.
La FIM di Napoli e Campania guarda, quindi, con favore ad una alleanza con la Renault, perché la prospettiva di crescita di Fca comporterà un altro passo avanti per i lavoratori, mentre le rassicurazioni sul mantenimento dei siti produttivi e dell’intero organico rappresentano solo il minimo obiettivo dell’operazione: le condizioni per un successo ci sono tutte a condizione che non vi saranno sovrapposizioni, ma il Sindacato, come sempre, deve fare la sua parte per favorire un player transatlantico; deve mirare ad un Sindacato sovranazionale, che metta insieme le classi lavoratrici e prenda il meglio delle esperienze dei singoli sindacati nazionali, perché serve un Sindacato riformista, che guardi al nuovo con sano realismo, mirando ad annullare le disparità e costruire un mondo più solidale.
Serve, anche, un Governo capace di individuare linee di politica industriale che favoriscano la soluzione delle criticità, a partire da quelle del nostro territorio campano, dove si utilizzano ancora ammortizzatori sociali per Pomigliano e permangono incertezze su Pratola Serra per i cambiamenti in atto in materia di motoristica, essendo interesse dello Stato la salvaguardia del suo patrimonio industriale, che ci può consentire di restare settima potenza industriale nel mondo.
Siamo pronti al confronto; la Fim Nazionale, con Marco Bentivogli, ha già dichiarato la propria disponibilità e noi, come Campania, attenti ai siti di Pomigliano e Pratola Serra, siamo pronti a continuare il percorso virtuoso avviato nel 2010 per assicurare, con il nostro protagonismo, un futuro di lavoro a tutti i nostri rappresentati”.