Fep, azioni collettive
5,4 mln alle Regioni del Sud

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Un budget di 5,4 milioni a sostegno di progetti di interesse comune nel settore ittico da attuare nei territori delle Regioni Convergenza (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia). E’ stato pubblicato Un budget di 5,4 milioni a sostegno di progetti di interesse comune nel settore ittico da attuare nei territori delle Regioni Convergenza (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia). E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto che definisce modalità e termini per la concessione dei contributi previsti dalla Misura 3.1 “Azioni collettive” del Fondo Europeo per la Pesca (Fep) 2007-2013. Chi può partecipare Sono ammessi al finanziamento le organizzazioni di produttori; consorzi di imprese di pesca o acquacoltura; micro, piccole e medie imprese operanti nel settore della pesca e dell’acquacoltura; enti/organismi pubblici; associazioni riconosciute del settore della pesca e dell’acquacoltura; enti scientifici pubblici e privati, organizzazioni sindacali del settore maggiormente rappresentative a livello nazionale; associazioni ambientaliste. Interventi ammessi Per essere ritenuti ammissibili gli interventi devono essere riconducibili a uno degli obiettivi previsti dal bando: contribuire in modo sostenibile a una migliore gestione o conservazione delle risorse; promuovere metodi o attrezzature di pesca selettivi e ridurre le catture accessorie; rimuovere dai fondali gli attrezzi di pesca smarriti al fine di lottare contro la pesca fantasma; migliorare le condizioni di lavoro e la sicurezza; contribuire alla trasparenza dei mercati dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura, anche tramite la tracciabilità; migliorare la qualità e la sicurezza dei prodotti alimentari; sviluppare, ristrutturare o migliorare i siti acquicoli; realizzare investimenti in attrezzature e infrastrutture per la produzione, la trasformazione o la commercializzazione; accrescere le competenze professionali o sviluppare nuovi metodi e strumenti di formazione; promuovere il partenariato tra scienziati e operatori del settore della pesca; realizzare collegamenti in rete e scambi di esperienze e migliori pratiche tra le organizzazioni che promuovono le pari opportunità; effettuare studi di fattibilità relativi alla promozione del partenariato con i paesi terzi nel settore della pesca. Contributo Il contributo a fondo perduto verrà calcolato in percentuale sul costo progettuale ritenuto ammissibile e potrà coprire dall’80 per cento fino al 100 per cento della spesa complessiva con un tetto massimo di 1 milione a progetto. La domanda di ammissione, corredata della documentazione, dovrà essere inviata alla Direzione generale della pesca marittima e dell’acquacoltura, Viale dell’Arte, 16, 00144 Roma, Segreteria della Direzione (III° piano), con qualunque mezzo, entro il 2 gennaio 2015.


Risorse complessive 5,4 milioni di euro Cofinanziamento Dall’80 al 100% della spesa complessiva Contributo massimo 1 milione a progetto Beneficiari Pmi, enti scientifici, organismi sindacali e associazioni ambientaliste del Sud Scadenza 2 gennaio 2015