(ANSA) – NAPOLI, 25 FEB – Sarebbe stato un raptus di follia legato a problemi di convivenza comune a provocare l’aggressione a colpi di cacciavite da parte di Pasquale Tartaglione, 62 anni, ai danni di moglie e figlia. L’episodio ieri sera in un’abitazione di Marcianise, nel Casertano. Il pensionato è ora detenuto nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, mentre la moglie è ricoverata in terapia intensiva all’ospedale di Caserta per fratture al volto; la figlia, di 44 anni, è stata invece dimessa dall’ospedale di Marcianise con una prognosi di pochi giorni per ferite lievi. Dagli accertamenti è emerso che i due coniugi sono separati legalmente e che l’uomo, che per 40 anni ha lavorato in Germania, avrebbe dovuto lasciare in questi giorni la casa. A scatenare il raptus sarebbero stati motivi banali; l’anziano si lamentava che alcuni suoi oggetti fossero stati toccati, così ha cominciato a inveire contro la moglie e ad aggredirla a pugni; quindi ha preso un cacciavite colpendola e ferendo anche la figlia intervenuta in soccorso.
(ANSA) – NAPOLI, 25 FEB – Sarebbe stato un raptus di follia legato a problemi di convivenza comune a provocare l’aggressione a colpi di cacciavite da parte di Pasquale Tartaglione, 62 anni, ai danni di moglie e figlia. L’episodio ieri sera in un’abitazione di Marcianise, nel Casertano. Il pensionato è ora detenuto nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, mentre la moglie è ricoverata in terapia intensiva all’ospedale di Caserta per fratture al volto; la figlia, di 44 anni, è stata invece dimessa dall’ospedale di Marcianise con una prognosi di pochi giorni per ferite lievi. Dagli accertamenti è emerso che i due coniugi sono separati legalmente e che l’uomo, che per 40 anni ha lavorato in Germania, avrebbe dovuto lasciare in questi giorni la casa. A scatenare il raptus sarebbero stati motivi banali; l’anziano si lamentava che alcuni suoi oggetti fossero stati toccati, così ha cominciato a inveire contro la moglie e ad aggredirla a pugni; quindi ha preso un cacciavite colpendola e ferendo anche la figlia intervenuta in soccorso.