Festa dell’orgoglio giallorosso, legends al Canottieri: la storia e il futuro

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in foto Massimiliano Rosolino (Imagoeconomica)

Giovedì, 23 marzo alle ore 16, al circolo canottieri Napoli, oltre 50 atleti che hanno onorato  Napoli e il circolo Canottieri con titoli mondiali e medaglie olimpiche, saranno celebrati in una giornata che vuole costruire un ponte tra vecchie e nuove generazioni.
Ad accogliere i campioni saranno, infatti, le nuove leve del circolo canottieri, le giovani promesse impegnate: nel canottaggio, nella vela, nel nuoto, nella pallanuoto, nel triathlon, nel tennis e nella motonautica.
Confermate le presenze dei medagliati olimpici:  Massimiliano Rosolino, Davide Rummolo, Davide Tizzano, Carlo Silipo, Ferdinando Gandolfi, Imma Cerasuolo e della campionessa mondiale, Stefania Pirozzi.
Modererà i lavori, Mario Zaccaria, presidente dell’Ussi Campania. Ad aprire la giornata gli interventi di saluto di Gaetano Manfredi –  sindaco di Napoli; Giovanni Malagò – presidente del Coni; Lucia Fortini – assessore regionale allo sport e all’istruzione; Emanuela Ferrrante – assessore allo sport del comune di Napoli; Sergio Roncelli – presidente del Coni Campania; Sergio Colella – delegato allo sport comune di Napoli; Giancarlo Bracale – presidente del Circolo Canottieri Napoli.

“Ho voluto fortemente organizzare questa giornata. Il Circolo Canottieri Napoli rappresenta un pezzo di storia importante per lo sport in città, era giusto celebrarlo. La finalità di questa giornata, però, non è un semplice momento di festa. Questa giornata rappresenta un passaggio di testimone tra generazioni e vuole essere uno sprone verso le nuove leve che fanno parte del Circolo Canottieri Napoli o che si stanno avvicinando alle discipline sportive. Lo sport è sacrificio e abnegazione ma è un portatore sano di stili di vita e di insegnamenti che servono oggi ai nostri giovani.” Spiega il presidente del circolo, Giancarlo Bracale  “Sport, Cultura e storia sono i cardini su cui costruire il futuro del nostro paese noi dal Molosiglio proviamo a fare la nostra parte.” Conclude Bracale.