Fiducia nel futuro ma addio ai “bei tempi” pre-crisi, ecco cosa pensano i napoletani

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Futuro economico incerto (36%), desiderio di poter mantenere l’attuale tenore di vita (30%) ma anche poter continuare ad aiutare i figli in caso di bisogno (25%); consapevolezza degli strumenti di risparmio disponibili (polizze vita in testa con il 49%) e delle figure professionali a cui rivolgersi (55%). Questi i risultati dell’ultima ricerca dell’Osservatorio UnipolSai 2015, affidata a Nextplora che ha analizzato sensazioni e attese dei napoletani legate al risparmio.

Puntata dedicata al risparmio quella dell’ultimo Osservatorio UnipolSai 2015, dove emergono sensazioni dettate dal vissuto della crisi economica, la quale rimane impressa nella mente dei napoletani anche alla luce dei primi segnali di ripresa. Lo scenario nazionale migliora: nel secondo trimestre del 2015 si è registrato un significativo segnale di miglioramento della spesa delle famiglie, (+0,4% di variazione, la più alta dal 2010) dovuta da un lato all’aumento del potere d’acquisto (+0,2%) e in parte anche attraverso un ricorso al risparmio, la cui propensione è scesa di 2 decimi di punto all’8,7% (dati Istat settembre 2015). I napoletani tuttavia sembrano essere ancora cauti: un 36% afferma che il futuro dal punto di vista economico sarà sempre più incerto in quanto la crisi ha lasciato il segno, un altro 19% del campione è convinto che non si tornerà più ai livelli pre-crisi e avremo meno soldi a disposizione. C’è poi chi non è del tutto d’accordo e vede un futuro più sereno e in discesa con un po’ di attenzione al risparmio (26%). C’è infine chi è convinto che oltre allo Stato bisognerà pensare in prima persona mettendo da parte capitale (5%) e utilizzando forme di risparmio private (14%).

Cosa si desidera per il futuro
I napoletani mostrano di avere le idee ben chiare: attraverso le forme di risparmio attivabili oggi il desiderio più inseguito risulta quello di poter mantenere l’attuale tenore di vita (30%) o perlomeno che sia sufficiente anche se inferiore all’attuale (18%), ma con uno sguardo costante sulla famiglia: il 25% infatti desidera poter continuare ad aiutare i figli in caso di necessità, un altro 9% invece vorrebbe non gravare su di loro quando aumenterà il bisogno di cure mediche e assistenza sanitaria.

Le forme di risparmio conosciute
La conoscenza in merito degli intervistati napoletani è ampia: si va dalle polizze vita (49%) alla classica pensione (48%), passando per l’acquisto di immobili (43%) e i fondi di investimento (41%). Chiudono il quadro generale piani pensionistici individuali (40%) e i fondi pensione (38%).

Dove ci si informa
Come già rilevato dalla precedente ricerca dell’Osservatorio UnipolSai c’è la conferma che per avere le informazioni necessarie ci si rivolge a professionisti del settore. In particolare, per quanto concerne piani di risparmio personali, i napoletani si affidano principalmente alla propria banca (36%) o al proprio agente assicurativo (19%). Un altro 19% preferisce infine informarsi tramite siti internet specializzati.