Fiera di Venticano, prima tappa irpina del tour motivazionale di Luca Abete

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“Sono uno come voi, cresciuto in provincia. Ma facendo le cose per bene, con umiltà, consapevolezza e decisione, anche questo può diventare un vantaggio”. Luca Abete parla dalla Fiera di Venticano a decine di ragazzi, provenienti da istituti della provincia di Avellino. Lo fa nell’ambito della prima tappa irpina di “Non ci ferma nessuno”, il suo tour motivazionale dedicato proprio agli studenti. “Già – aggiunge il popolare “cittadino con microfono e telecamera”, come ama definirsi -, perché fare le cose per bene è la svolta della vita. Pensate a cosa sarebbe l’Itlia se tutti decidessimo di agire con decisione e con criterio e rispetto verso gli altri, e se imparassimo a uscire dalla nostra comfort zone, andando a sperimentare anche ciò che pare lontano dalle nostre attitudini”.

Abete ha ricordato i suoi esordi, sottolineando che vivere ad Avellino gli ha dato l’opportunità “di fare palestra in una emittente locale, per poi provare a misurarmi in contesti più grandi. E tutto questo in una grande città, penso a Milano, non avrei potuto farlo. C’è chi vuole volare medio, chi non vuole volare proprio e chi vuole volare alto. Io ho sempre avuto questa velleità, ma facendo le cose per bene”.

La sua storia personale raccontata come simbolo di un modo di affrontare la vita e le sue inevitabili difficoltà: gli inizi come animatore nei matrimoni e poi come clown, il passaggio in una tv locale prima e poi quello, a dir poco tribolato, a Canale 5. “Senza mai mollare, senza mai perdere la fiducia in me stesso, ma immaginando sempre di avere a che fare con una giuria rispetto alla quale mostrarsi e dimostrarsi affidabile”.
Essere ben disposti nei rapporti interpersonali, sorridere alla vita e agli altri: questo il concetto che Abete ha provato a far passare, “perché innesca tutta una serie di positività. Se ci incupiamo, le cose vanno sempre peggio”.

Un messaggio, sembra, recepito dai tanti studenti che hanno assiepato la Sala Conferenze del quartiere fieristico, accompagnati dai loro docenti. Appalausi a scena aperta per Abete e per le idee che ha voluto far passare. In particolare, molto apprezzata la sua opinione sul concetto di passione (“è gioia mista a sofferenza, è lavoro portato anche nel tempo libero) e su quello di successo: “Il successo è un lavoro che mi piace, che ho creato con le mie mani e con il mio sudore. Il successo è stare bene con gli altri, non è dato dai 100mila like sotto un post, quando poi magari nella vita quotidiana non ti conosce nessuno. E non è neanche come vesti o quanto costa quello che indossi. Il successo è fare le cose per bene. Ce ne sono tanti, anche in questa provincia, che le cose per bene le sanno fare eccome. Prendiamoli ad esempio, così che quando ci troviamo in difficoltà possiamo urlare #noncifermanessuno !”, ha concluso Abete.