Fiere: a Modenantiquaria pubblico e vendite in crescita

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Modena, 18 feb. (Labitalia) – Si è conclusa con un notevole incremento di ingressi, a ModenaFiere, la XXXIII edizione di Modenantiquaria, appuntamento per gli appassionati di arte antica, che è riuscita a conquistare nuove fasce di pubblico. Gli organizzatori segnalano un incremento nei visitatori e, in generale, delle vendite. Un’ottima occasione anche per chi cerca investimenti durevoli. Una manifestazione in cui 112 gallerie di fama internazionale, italiane e straniere, propongono capolavori di grandi nomi della storia dell’arte – da Canaletto a Lucio Fontana – calate in una cornice suggestiva e curata nei dettagli. Molto apprezzata anche Petra, con le sue 70 gallerie, le proposte di antiquariato per esterni e i pezzi unici per la ristrutturazione e l’arredo originale di case di campagna.

“Siamo molto soddisfatti, la formula è quella giusta – conferma Alfonso Panzani, presidente di ModenaFiere – e i risultati lo confermano: Modenantiquaria rimane tra le più longeve e visitate fiere d’alto antiquariato in Italia. I critici Vittorio Sgarbi e Philippe Daverio, la direttrice delle Gallerie dell’Accademia di Firenz,e Cecilie Hollberg, e persino lo psichiatra Paolo Crepet, appassionato d’arte, sono solo alcuni dei visitatori illustri di questa XXXIII edizione che confermano come la manifestazione sia divenuta il punto di riferimento per l’arte antica a livello nazionale”.

“E’ una mostra di altissimo livello, piena di tentazioni per chi, come me, ha il ‘vizio’ dell’arte”, commenta l’esperto d’arte Philippe Daverio.

Edizione promossa anche dagli espositori, in particolare da importanti new entry: “Per la mia galleria qui a Modenantiquaria – sottolinea Matteo Salamon, titolare dell’omonima e prestigiosa galleria milanese – è stato un debutto positivissimo: ho già prenotato lo stand per il 2020. Quello che mi ha conquistato è l’altissimo livello della manifestazione e il suo pubblico molto preparato; ora che l’ho toccata con mano, posso dire senza dubbio che dopo la Biennale questo è l’evento più importante in Italia per il settore. Aggiungo che a fare la differenza è anche il minuzioso lavoro della collezione di esperti che esamina i pezzi esposti prima dell’apertura: un vetting rigoroso, che contribuisce a mantenere alta la qualità delle opere proposte”.

Soddisfatti anche i ‘veterani’: “Da diversi anni – puntualizza Marco Longari, di Longari Arte, altra importante galleria milanese – espongo a Modenantiquaria: è una mostra bellissima, curata nei minimi dettagli, dall’allestimento degli stand alla comunicazione. Il pubblico, poi, è molto eterogeneo: è visitata non solo dai collezionisti, ma anche da gente ‘comune’, amante del bello, che si ferma, osserva, chiede informazioni e prezzi. Quello che mi auguro per l’intero settore è un’ulteriore spinta alle vendite che deve arrivare dallo scenario economico”.

Chiuso il sipario su questa XXXIII edizione, già si pensa al 2020: “Il prossimo obiettivo è fare conoscere oltre confine questa importante manifestazione, che ad oggi ha tutte le caratteristiche per ambire a un mercato ancora più ampio”, conclude Panzani.