Firema, settimana decisiva, cessione o fallimento

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Ore decisive per il futuro di Firema. Se non si chiude entro lunedì 6 luglio il commissario straordinario Ernesto Stajano non ha altra strada da seguire che quella della consegna dei libri contabili al tribunale. E a quel punto si apre la strada del fallimento. Gli indiani di Titagarth, unici a trattare l’acquisto della società di manifatture ferroviarie, chiedono tagli al personale per 112 unità su 340 in servizio. Proposta non accettata dai sindacati. L’alternativa, però, è la chiusura delle fabbriche di Caserta, Milano, Spello (Perugia) e Tito (Potenza) e la chiusura del rapporto di lavoro con tutti i dipendenti in organico. Gli indiani non sono soli nell’operazione: in partnership con loro c’è la campana Adler, che nella newco da costituire per la gestione di Firema acquisirebbe una quota del 10 per cento.