Fisco, dal concordato preventivo 1,3 miliardi per lo Stato

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In base ai primi dati forniti dal ministero dell’Economia, sono circa 500mila le partite Iva (soggetti ISA e forfettari) che aderiscono al concordato preventivo biennale entro la scadenza del 31 ottobre 2024.

Tra i contribuenti soggetti all’indice di affidabilità fiscale le adesioni superano il 15 per cento del totale della platea (circa 405mila su 2,7 milioni).

Secondo le stime il concordato preventivo biennale genera un incasso di 1,3 miliardi di euro, a fronte però di un aumento di base imponibile che tra imposte sui redditi (Irpef/Ires e sostitutiva per i forfettari) e Irap dovrebbe attestarsi intorno ai 14,8 miliardi di euro.

È allo studio del Governo una riapertura dei termini con un apposito decreto legge. La data ipotizzata è quella del 10 dicembre, ovvero una scadenza successiva a quella per il versamento degli acconti del 30 novembre.

La nuova finestra per il concordato preventivo si riaprirà soltanto per quei contribuenti che hanno presentato entro il 31 ottobre la dichiarazione dei redditi ma non hanno aderito al concordato.