Fisco, Mef: Nel 2015 il 42% delle imprese non dichiara Ires o ha credito

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Nel 2015 la percentuale delle società di capitali che ha dichiarato un’imposta è pari al 57,9%, in crescita rispetto all’anno precedente; il rimanente 42,1% non ha dichiarato un’imposta o ha un credito. Lo comunica il Mef. Le società che sono assoggettate a tassazione ordinaria dichiarano un’imposta netta pari a circa 21,4 miliardi di euro (+1,4% rispetto al 2014), mentre i gruppi societari che hanno optato per il regime fiscale del consolidato dichiarano un’imposta netta di circa 13,0 miliardi di euro (+4,8% rispetto al 2014); l’incremento è imputabile prevalentemente al settore “commercio all’ingrosso e al dettaglio” (+22,2%) e al settore “manifatturiero” (+12,0%). Nell’anno d’imposta 2015 le dichiarazioni delle società di capitali sono state 1.146.097, in crescita rispetto all’anno precedente (+2,1%). L’88,2% delle società di capitali è a responsabilità limitata. Il 63% dei soggetti ha dichiarato un reddito d’impresa rilevante ai fini fiscali (in crescita rispetto al 61% nel 2014), mentre il 31% ha dichiarato una perdita (33% nel 2014) e il 6% ha chiuso l’esercizio in pareggio. Il reddito fiscale dichiarato, pari a 162,6 miliardi di euro, mostra un incremento (+4,7%) che risulta maggiore nelle regioni del Nord-ovest (+6,0%). Tale incremento è imputabile prevalentemente al settore manifatturiero, il cui reddito fiscale passa da 42,4 miliardi di euro a 48,6 miliardi di euro (+14,8% rispetto al 2014) e al settore ‘commercio all’ingrosso e al dettaglio’ che passa da 20,2 miliardi di euro a 23,8 miliardi di euro (+17,5%). Invece l’ammontare della perdita fiscale, pari a 52,4 miliardi di euro, subisce un incremento del 4,8% a fronte di una riduzione dei soggetti pari al 4,3%. Nel 2015 le società di capitali hanno dichiarato un imponibile di 125,5 miliardi di euro (+2,5% rispetto al 2014). Se si analizza distintamente l’imponibile dichiarato nel modello Unico e quello dichiarato nel modello Consolidato, emerge che le società che liquidano in regime ordinario hanno avuto un incremento dell’imponibile dell’1,5% rispetto al 2014; tale incremento ha interessato prevalentemente il settore “commercio all’ingrosso e al dettaglio” (+13,0%) e il ‘manifatturiero’ (+10,1%). Per quanto riguarda l’imponibile del consolidato si assiste ad un incremento del 4,2% rispetto al 2014 (da 45,2 miliardi di euro a 47,1 miliardi di euro). L’incremento è imputabile prevalentemente al settore “commercio all’ingrosso e dettaglio” (il cui valore rispetto al 2014 passa da 5,6 miliardi di euro a 8,1 miliardi di euro).