Fismic Confsal: Roberto Di Maulo designato vicepresidente Cesi

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Roma, 21 dic. (Labitalia) – Il segretario generale Fismic Confsal, Roberto Di Maulo, è stato designato da Confsal vicepresidente del Cesi, la Confederazione europea dei sindacati indipendenti, organizzazione europea che riunisce 43 organizzazioni sindacali nazionali e internazionali provenienti da 28 paesi europei. Costituita nel 1990, la Cesi è parte sociale europea riconosciuta. Politicamente e ideologicamente autonoma, la Cesi rappresenta gli interessi di più di 5 milioni di lavoratori europei. La confederazione promuove il miglioramento delle condizioni di lavoro per i lavoratori in Europa e difende il pluralismo sindacale come componente fondamentale della libertà e della democrazia.

Di Maulo, nato a Roma nel 1952, ha iniziato l’attività sindacale come delegato nel 1970. Eletto nella segreteria dei metalmeccanici per la Uilm della zona Magliana (Roma) nel 1975, passa alla confederazione nazionale Uil nel 1983, come responsabile delle politiche contrattuali. In questa veste segue i grandi accordi interconfederali sulla scala mobile (governo Craxi). Ritorna alla categoria metalmeccanici nel 1985, nell’apparato nazionale, come responsabile della siderurgia-alluminio e delle politiche contrattuali e cura i rinnovi dei Ccnl Intersind, Federmeccanica e Confapi. Eletto in segreteria nazionale Uilm nel 1989 diventa il più giovane segretario nazionale di quell’organizzazione. Dal 1992 è responsabile del settore auto, mantenendo la responsabilità delle politiche contrattuali e della formazione-ufficio studi. Lasciata la Uilm nel 2001, viene eletto segretario generale di Fismic Confsal, incarico che ricopre tutt’ora. Dal 2004 Fismic aderisce alla Confsal, di fatto il quarto sindacato confederale italiano, ed entra nella segreteria generale.

“La designazione che mi è stata conferita in sede europea rappresenta emblematicamente il nuovo corso della confederazione guidata oggi da Angelo Raffaele Margiotta. Linea di cambiamento che prevede una direzione sempre più collegiale, plurale e che vede il pieno coinvolgimento delle federazioni di categoria nella direzione della confederazione”, sottolinea Di Maulo.