Folla a Nusco per l’ultimo saluto a De Mita. Presente anche Mattarella

153

Una folla commossa ha salutato questo pomeriggio nella basilica di Nusco, Ciriaco De Mita, l’ex segretario della Dc ed ex premier scomparso ieri all’età di 94 anni. Sulla bara la fascia tricolore da sindaco, di lato il gonfalone del Quirinale e la bandiera italiana tra due Corazzieri e alle spalle il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la sua famiglia, tutti seduti nei banchi della prima fila. Accanto alla vedova dell’ex premier Anna Maria Schirinzi c’erano i figli Antonia, Giuseppe, Floriana e Simona e i nipoti. Le esequie sono state celebrate dal vescovo di Sant’Angelo dei Lombardi-Nusco-Bisaccia Pasquale Cascio.

Presenti per l’ultimo saluto a De Mita tanti rappresentanti delle istituzioni, tra cui il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, il sottosegretario agli Interni Carlo Sibilia e il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e tanti esponenti politici di oggi e di ieri. Come l’ex presidente del Senato Nicola Mancino, l’ex europarlamentare Giuseppe Gargani (“Mi mancheranno i suoi rimproveri”), l’ex ministro Angelino Alfano (“De Mita è stato una ispirazione ed un presidio dell’azione politica”). L’ex ministro Gerardo Bianco ha parlato di “grande tristezza. Si affollano ricordi, torno a 70 anni indietro, alla Cattolica. Lì abbiamo messo le nostre basi per l’attività politica. Si discuteva. Un suo difetto? Voleva amicizie esclusive. Il nostro era un rapporto dialettico, fatto anche di discussioni sulla liea politica da seguire”. Per Pierferdinando Casini “tutta questa gente qui dimostra cosa fosse la Dc. De Mita è stato un grande, oggi è il momento del tributo”. Secondo Clemente Mastella, suo portavoce ai tempi della segreteria Dc, De Mita “rimane un grande uomo politico. Abbiamo fatto un processo di vita un po differente. La gente che c’è qua e che lo acclama smentisce questa boria giornalistica che lo definisce indecifrabile. Significa che la gente lo capiva e lui capiva i bisogni scoperti della nostra comunità. Scopriva talenti ed era uno straordinario regista di un Mezzogiorno protagonista”. Tra gli altri anche Ettore Rosato presidente di Iv, Matteo Piantedosi prefetto di Roma e numerosi sindaci ed esponenti politici regionali.

La chiesa non ha potuto raccogliere la gran folla di persone giunta nel piccolo comune irpino e per questo molti hanno dovuto seguire il rito funebre in una piazza adiacente dove il comune aveva allestito un maxischermo. Caloroso l’applauso riservato al feretro al suo ingresso in chiesa.