Fond. Carisj cita per danni Bankitalia

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(ANSA) – JESI (ANCONA), 25 GEN – La Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi, già azionista al 10,8% di BM e di 18 milioni di azioni subordinate, citerà la Banca d’Italia in sede di giudizio civile per la messa in liquidazione coatta amministrativa della conferitaria Banca Marche, che ha causato alla Fondazione la “perdita secca di 68 milioni di euro in una sola notte, il 22 novembre scorso”. L’ha annunciato il presidente della Fondazione Alfio Bassotti. Fra le accuse alla Vigilanza, le rassicurazioni fornite alla Consob che indussero la Fondazione ad aderire all’aumento di capitale del 2012, ”gravi mancanze in vigilando nelle annuali visite ispettive”, l’aver “avallato due anni e mezzo di commissariamento inconcludente per le prospettive di rilancio di Banca Marche”.
    Inoltre, ha detto Bassotti, Bankitalia avrebbe ”impedito, nell’agosto 2013, la vendita di 100 milioni di azioni di BM, di proprietà della Fondazione Carisj, rifiutando di fornire l’informativa di legge indispensabile per l’autorizzazione del ministro dell’Economia”.
   

(ANSA) – JESI (ANCONA), 25 GEN – La Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi, già azionista al 10,8% di BM e di 18 milioni di azioni subordinate, citerà la Banca d’Italia in sede di giudizio civile per la messa in liquidazione coatta amministrativa della conferitaria Banca Marche, che ha causato alla Fondazione la “perdita secca di 68 milioni di euro in una sola notte, il 22 novembre scorso”. L’ha annunciato il presidente della Fondazione Alfio Bassotti. Fra le accuse alla Vigilanza, le rassicurazioni fornite alla Consob che indussero la Fondazione ad aderire all’aumento di capitale del 2012, ”gravi mancanze in vigilando nelle annuali visite ispettive”, l’aver “avallato due anni e mezzo di commissariamento inconcludente per le prospettive di rilancio di Banca Marche”.
    Inoltre, ha detto Bassotti, Bankitalia avrebbe ”impedito, nell’agosto 2013, la vendita di 100 milioni di azioni di BM, di proprietà della Fondazione Carisj, rifiutando di fornire l’informativa di legge indispensabile per l’autorizzazione del ministro dell’Economia”.