Fonderie Pisano, comitato: De Luca stia qui per capire il disagio

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Il Comitato Salute e Vita, presieduto da Lorenzo Forte, questa mattina a Salerno ha illustrato le prossime iniziative che verranno messe in campo per protestare contro la riapertura delle Fonderie Pisano dopo il dissequestro del Riesame. Tra i primi appuntamenti una marcia, il prossimo 28 gennaio. Poi un invito, al governatore della Campania, Vincenzo De Luca, al vicepresidente Fulvio Bonavitacola, ai magistrati e al sindaco di Salerno a trascorrere alcuni giorni a Fratte: “Li ospiteremo nella casa migliore della zona. Ma ci farebbe piacere che trascorressero alcuni giorni con noi per vedere come si vive e la puzza che si sente. La puzza non è soggettiva, ma oggettiva. Il disagio che viviamo è concreto e reale”. 
“Noi – sostiene Forte – troviamo molte contraddizioni e perplessità in merito al Riesame. Ci sono una serie di cose che andrebbero affrontate, come il fatto che nel 2007 c’è una sentenza passata in giudicato che dice che quella fabbrica non aveva le autorizzazioni per immettere fumi, invece il Riesame sostiene che dal 1998 avevano tutte le autorizzazioni, cosa non vera. Si confonde, inoltre, il certificato di prevenzione incendio con un verbale dei vigili del fuoco. Ad oggi il certificato di prevenzione incendio non ci sta. Oggi Arpac, Asl e Parco urbano dell’Irno per la seconda volta, come nel 2012, entro il 27 dicembre devono esprimere un parere se quello stabilimento può avere il rinnovo dell’Aia. Ad oggi questi tre enti non hanno dato il loro parere. Si stanno rendendo colpevoli qualora non lo presenteranno entro il 27 dicembre”. 
Per Lorenzo Forte, però, in questa vicenda ci sono anche altri responsabili. “Il sindacato – rimarca Forte – faccia il sindacato e tuteli i lavoratori perché, per esempio, nel processo dove c’era il capo di imputazione che diceva che era stata messo in pericolo la sicurezza e la salute dei lavoratori, il sindacato non si è costituito parte civile; continua oggi a parlare di altro, senza effettuare i veri controlli a tutela delle maestranze. Il 28 gennaio faremo una marcia che coinvolgerà tutta la comunità che partirà proprio dal quartiere di Fratte e arriverà fino alle Fonderie. Dai primi anni Novanta, i cittadini subiscono una violazione alla salute”. “Nei prossimi giorni – aggiunge – presenteremo anche una denuncia/querela contro l’Arpac di Salerno che si è macchiata ancora una volta di omissione di atti di ufficio perché avevamo chiesto la documentazione degli ultimi dieci anni dei controlli effettuati da Arpac Salerno su acque reflue e Fiume Irno, ma non abbiamo ricevuto ancora alcuna risposta in merito”.