Fondi Piemonte:legale,tradizione violata

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(ANSA) – TORINO, 13 APR – “Ha sorpreso in molti che anche in Piemonte avvenissero fatti come questi, vista la tradizione di sobrietà della politica subalpina”. Così l’avvocato Alessandro Mattioda, parte civile per la Regione, oggi in tribunale a Torino alla ripresa del processo per le ‘spese pazze’ dei consiglieri regionali. Gli imputati sono 25 e su tutti pesa una richiesta di condanna della procura.
    Mattioda ha tracciato un parallelo fra i comportamenti dei consiglieri e quanto accadde nel giugno del 1861, quando il Senato Sabaudo, a Torino, respinse la proposta di pagare i viaggi in treno dei deputati. “Servire il Paese – ha detto citando il resoconto dell’epoca – è un privilegio pari al dovere. La mercede è per i mercenari, non per i patrioti”.
    “Speriamo – ha concluso – di tornare ad essere gli eredi di quella tradizione”.
   

(ANSA) – TORINO, 13 APR – “Ha sorpreso in molti che anche in Piemonte avvenissero fatti come questi, vista la tradizione di sobrietà della politica subalpina”. Così l’avvocato Alessandro Mattioda, parte civile per la Regione, oggi in tribunale a Torino alla ripresa del processo per le ‘spese pazze’ dei consiglieri regionali. Gli imputati sono 25 e su tutti pesa una richiesta di condanna della procura.
    Mattioda ha tracciato un parallelo fra i comportamenti dei consiglieri e quanto accadde nel giugno del 1861, quando il Senato Sabaudo, a Torino, respinse la proposta di pagare i viaggi in treno dei deputati. “Servire il Paese – ha detto citando il resoconto dell’epoca – è un privilegio pari al dovere. La mercede è per i mercenari, non per i patrioti”.
    “Speriamo – ha concluso – di tornare ad essere gli eredi di quella tradizione”.