Il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica dice sì alla compatibilità tra fondi del Pnrr e finanziamenti differenti a favore delle comunità energetiche rinnovabili e al conteggio delle spese per lo studio di fattibilità nel massimale del 40 per cento.
L’interpello è effettuato dalla Regione Sardegna nasce a seguito del finanziamento da assegnare ad alcuni Comuni con l’obiettivo di coprire parte delle spese per lo studio di fattibilità delle costituende comunità energetiche rinnovabili.
In particolare, la Regione avanza il quesito sulla compatibilità tra i contributi regionali e quelli del Pnrr chiedendo, inoltre, se le spese per lo studio di fattibilità rientrano nel massimale del 40 per cento previsto dalla misura nazionale per i contributi in conto capitale.
Considerato che la promozione dell’istituzione delle comunità energetiche da fonti rinnovabili delle Regione Sardegna rientra nell’obiettivo 1.2 del Pnrr (Cer e autoconsumo nei piccoli Comuni), per il ministero i contributi regionali e i fondi nazionali sono considerati “complementari”.
Il Mase precisa che i finanziamenti, cumulabili su un unico investimento, devono però coprire costi differenti e non superare il 100 per cento del valore del progetto.
Per quanto riguarda il conteggio delle spese per lo studio di fattibilità nel massimale del 40 per cento, il Mase rinvia al Dm del 15 settembre 2022 sugli incentivi al biometano. Il decreto, applicabile anche alle Cer per la modalità di erogazione del contributo, individua tra le spese ammissibili nel contributo in conto capitale anche quelle sostenute per gli studi di fattibilità.
Paola Giordano