Fondi Ue, De Luca: Situazione drammatica: a rischio centinaia di comuni campani

56

Una vera e propria corsa contro il tempo per spendere e certificare il più possibile di quel miliardo e 800 milioni di euro che ha a disposizione la Campania a valere suoi fondi europei. Una corsa che ha una scadenza ben precisa e vicinissima: il 31 dicembre. Il che per il presidente De Luca vuol dire “domani”. La fotografia che il neo governatore fa dello status dei fondi europei è quella di un “disastro”. Al punto che già domani alle 12 è in programma un appuntamento con il sottosegretario De Vincenti per pare a trovare una soluzione che aiuti la Campania a recuperare il più possibile di un miliardo e 806 milioni di euro. “Il rischio è di perderli perché – spiega De Luca – per quanto riguarda il Por fesr 2007-2013, al 30 aprile i pagamenti erano al 60%“. Scendendo nel dettaglio il presidente ricorda che “un miliardo e 300 milioni riguardano l’accelerazione della spesa coinvolgendo gli enti locali, ben 530 comuni. Ad oggi è stata certificata una spesa di soli cento milioni. Un dato politico-istituzionale drammatico“. Soprattutto perché sono decine le amministrazioni comunali che si stanno rivolgendo alla regione per sapere come fare a completare i lavori entro dicembre (per la certificazione serve anche il collaudo) senza correre il rischio di “un dissesto finanziario“. Una situazione che, per De Luca, è frutto di una “decisone irresponsabile di chi ha dormito per tre anni e mezzo. Se si voleva fare questa scelta bagnava farla alla fine del 2010 non nel 2014“.

Domani il primo appuntamento

Domani andremo ad ascoltare il governo – assicura De Luca – e vedremo cosa pensano di fare“. “L’idea è di inserirsi nel dialogo che l’esecutivo nazionale vuole avviare con la Commissaria Corina Cretu “per avviare un meccanismo di flessibilità” che rappresenterebbe” l’unica chance per aiutare i comuni“. L’obiettivo è avere una “dilazione dei tempi che consenta alle amministrazioni di andare oltre il 31 dicembre perché dal punto civilistico la responsabilità è dell’ente appaltante“. Resta, nel concreto, per De Luca, il fatto che questi fondi del l’accelerazione dal spesa non hanno messo in moto “vera economia“. Guardando poi al quadro complessivo della programmazione delle risorse comunitarie, il presidente sottolinea che “la Ue ha mosso più di cento osservazioni. Noi cercheremo di ottenere per fine settembre l’approvazione del Por Campania in relazione a tutto quello che è rimasto appeso“. A monte della situazione, per De Luca, “il sistema di gestione amministrativa e istituzionale: un groviglio burocratico-normativo che ha paralizzato tutto a livello decisionale. Qualcosa di demenziale che ha innescato un meccanismo Di centralizzazione e burocratizzazione che ha prodotto questo disastro“. Di contralto, la nuova giunta regionale sta lavorando “per un meccanismo limpido“. Di qui l’impegno è di andare a Bruxelles e sfruttare la circostanza a cui anche il governo nazionale chiederà una rimodulazione anche per altre regioni e, specialmente, per risolvere la questione dei rifiuti su cui Palazzo Santa Lucia ha già pronta una possibile soluzione.

Fondi Ue, la replica di Caldoro: Ho raggiunto target e non ho perso un euro