Fondi Ue, l’Italia perde oltre 172 mln di risorse 2007-2013

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L’Italia ha perso almeno 172,18 milioni di euro di fondi europei per il periodo 2007-2013. Il dato, già denunciato dall’eurodeputata del Movimento 5 stelle Rosa D’Amato, emerge da un rapporto realizzato dalla Commissione europea per il Parlamento Ue di cui l’Ansa ha preso visione. La cifra esatta di fondi europei “disimpegnati”, quindi non più utilizzabili per il programma a cui erano stati assegnati né per qualsiasi altra finalità, è di 172.179.323 euro, la maggior parte dei quali riguardano la regione Sicilia, che in totale perde almeno 124,37 milioni. La fetta più grande di fondi europei persi proviene dal Programma operativo regionale (Por) del Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale) della Regione Sicilia, nell’ambito dell’Obiettivo Convergenza, che punta a innalzare e stabilizzare il tasso di crescita medio dell’economia regionale. Poco meno di 117 milioni di euro (esattamente 116.906.503) dei circa 3,270 miliardi messi a disposizione resteranno quindi nelle casse dell’Unione europea. Sempre in Sicilia, ma nell’ambito dell’Obiettivo Convergenza del Por Fse (Fondo sociale europeo), sono stati “disimpegnati” altri 7,465 milioni di euro su un totale di 1,049 miliardi. La Regione perde così un totale di 124,372 milioni di euro, ai quali potrebbero sommarsi ulteriori fondi. 38,4 milioni di euro sono stati infatti sottratti all’Obiettivo Convergenza del Programma operativo interregionale (Poin) ‘Attrattori culturali, naturali e turismo’, che punta a sostenere lo sviluppo economico e sociale di Sicilia, Campania, Puglia e Calabria (non sono però disponibili i dati regione per regione). Unico Piano Operativo del Nord Italia ad aver perso fondi è quello Fse della Provincia autonoma di Bolzano per l’obiettivo ‘Competitività regionale e occupazione’: 9,4 milioni di euro dei 60,1 totali sono stati “disimpegnati”. Conclusa entro il 31 marzo l’attività di certificazione della spesa da parte delle autorità italiane, la Commissione europea sta ora analizzando le cifre per arrivare il prima possibile alla chiusura di tutti i vari programmi, che potrebbe richiedere diversi mesi di tempo. L’ammontare totale dei fondi comunitari “persi” dall’Italia e da restituire a Bruxelles potrebbe quindi anche aumentare una volta concluso l’intero iter di verifica.