Food: ecco le regole d’oro per ‘instagrammare’ il cibo

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Milano, 8 mag. (Labitalia) – Ingredienti colorati e disposti nel modo giusto, luce naturale, nessun filtro e, ovviamente, gli hashtag giusti. Le regole d’oro da utilizzare per realizzare una foto di cibo a prova di social network – e ottenere decine di like – vengono da Foorban, il primo ristorante digitale di Milano, che, in occasione della nona edizione del Taste of Milano, lancia un vademecum per scattare la foto perfetta ai piatti che mangiamo.

Se, dunque, sui social è sempre più cibo-mania – con Instagram che, con gli oltre 272 milioni di foto pubblicate con l’hashtag #food, fa da cartina tornasole del nostro nuovo rapporto con ciò che mangiamo – Foorban inaugura durante Taste of Milano, in programma dal 10 al 13 maggio, il Foorban Photo Lab, un vero e proprio laboratorio fotografico, con tanto di food stylist, in cui sperimentare l’arte della food photography e apprendere le regole per la foto perfetta.

Il Photo Lab realizzato dalla startup in occasione del Taste of Milano, farà infatti da teatro a una serie di mini-workshop di food photography realizzati in collaborazione con la food stylist Nerina Di Nunzio, direttore di Ied Roma e fondatrice di Food Confidential, e il fotografo Antonio Cama, che faranno da coach ai visitatori del festival che vorranno cimentarsi nel fotografare in modo creativo i piatti cucinati dagli chef della startup.

Sei i set allestiti nel Foorban PhotoLab, per altrettanti piatti: si spazia dal ‘Ristorante di lusso’, con un tonno tataki glassato alla teriyaki con nocciole, quinoa, riso venere e avocado, al ‘Ristorante etnico’, dove verrà fotografata una ‘Libanese Bowl’ con babaganoush, tabbouleh alla libanese e feta; dalla ‘Scrivania dell’ufficio’, con una colorata Buddha Bowl di pollo, quinoa, avocado, patate dolci e ceci, al ‘Ristorante in riva al mare’, con un piatto a base di polpo e patate, riso integrale e ceci; per concludere con i set ‘Pic-nic urbano’, dove verrà servita un’insalata di farro con pomodori confit, asparagi, brie, uovo sodo e semi, e ‘Relax di casa’, in cui verrà scattato un primo a base di fusilli bio integrali con salmone, pomodori confit e zucchine.

“Abbiamo volutamente scelto – spiega Marco Laganà, direttore creativo di Foorban – sei set molto diversi tra loro, per sei piatti con caratteristiche di colore, ingredienti, impiattamento e contesto molto diverse. Oltre alla composizione dell’immagine, per cui vale la regola di ‘pensare al set come se fosse un quadro’ e di non esagerare con gli elementi, nello scatto di una foto di cibo contano tantissimo le caratteristiche di piatto e contesto: gli ingredienti devono essere usati per creare combinazioni e contrasti di colore, utilizzando un colore di sfondo che sia complementare a quello del piatto”.

“Inoltre, è bene tenere conto dell’ambiente dello scatto: una foto scattata in un contesto conviviale, per esempio a un piatto su un tavolo di un ristorante, potrebbe includere un elemento umano, come le mani, mentre una foto a tema ‘mare’ potrebbe includere alcuni dettagli connotanti”, precisa.

L’iniziativa, che durerà per tutti i 4 giorni del Taste of Milano, coinvolgerà direttamente il pubblico dell’evento, che, al termine dell’attività, porterà a casa la foto scattata e potrà condividere l’esperienza con gli hashtag #foorbanphotolab, #foorban e #tasteofmilano.

“Instagram, e più in generale le foto dei nostri piatti, sono al centro – ricordano i tre fondatori di Foorban, Stefano Cavaleri, Marco Mottolese e Riccardo Pozzoli – della strategia di comunicazione di Foorban. Non c’è niente di meglio di un cibo ben scattato per stimolare l’appetito. Una buona foto rende merito alla qualità del piatto stesso, e per questo dedichiamo risorse a questo aspetto: abbiamo un fotografo interno e una zona dell’ufficio con un set fotografico permanente”.

“Scattiamo i menù una o due settimane prima di proporli al pubblico: scattare le foto ci aiuta nella composizione stessa del piatto. L’ossessione per la cura del dettaglio ci porta infine a consegnare sulla scrivania dei nostri clienti piatti che rispecchiano esattamente quanto presentato in foto”, concludono. Ecco allora le ‘5+1’ regole d’oro di Foorban per ‘instagrammare’ il cibo.

1) Composizione: immagina la tavola come un quadro, tutti i componenti ne fanno parte. Proprio come in un quadro, ogni elemento deve essere in equilibrio con gli altri, si tratti di ingredienti, posate, piatto o dello sfondo stesso. No, quindi, a sfondi inutili, oggetti in disordine o in eccesso: meglio prediligere composizioni semplici in cui non ci sia nulla che possa distrarre l’attenzione dal protagonista, il cibo. Anche la scelta del piatto è importante, che non deve essere troppo grande rispetto al cibo che lo occupa.

2) Colori: verdure e condimenti per dare colore al tuo scatto. Il piatto deve presentarsi colorato, ma non arcobaleno! Prestate attenzione alle tonalità di ingredienti e oggetti che includete nella foto, cercando di bilanciare i colori tramite la disposizione degli elementi. Se volete attirare l’attenzione sul cibo, utilizzate uno sfondo che abbia un colore complementare a quello del piatto. Qualche dettaglio può aiutarvi ad aggiungere contrasto: una foglia di prezzemolo, dei semi, una guarnizione.

3) Impiattamento: è parte integrante della fotografia. Se fotografate una pietanza preparata da voi, quindi, pensate allo scatto già al momento di mettere il cibo nel piatto. Iniziate dal centro del piatto, e poi bilanciate linee e colori in modo simmetrico. Se è possibile, scegliete uno stile che si abbini al cibo che avete preparato, assicurandovi che il piatto non sia troppo asciutto o scondito, in modo da risultare luminoso e appetitoso.

4) Contesto: alcuni dettagli di contesto possono dare più personalità alla fotografia. Se fotografate un ingrediente estivo, aggiungete qualche dettaglio che ricordi la bella stagione; se scattate un piatto autunnale, scegliete dei dettagli dai colori caldi, come il rosso o l’arancio; se scattate una tavola che richiami convivialità, inserite nelle foto anche le mani di chi è intorno al tavolo, per dare più dinamicità a una foto molto statica. Chiedete alla vostra famiglia o agli amici di darvi letteralmente una mano, all’inizio potranno storcere il naso ma poi la cosa sarà sicuramente divertente.

5) Filtri: non usarli. Non lasciatevi tentare dai filtri di Instagram, che rendono il cibo artefatto e i piatti poco realistici. Dimenticate anche il flash, e – a meno che non abbiate un set a vostra disposizione – preferite la luce naturale, meglio se leggermente soffusa, come quella della prima mattina o del tardo pomeriggio. Special tip: quando il cielo è leggermente coperto si crea un filtro naturale dagli effetti molto interessanti.

6) Hashtag: una volta messa online la vostra foto, non dimenticate gli hashtag!