Forum economico italo-tedesco, le Pmi dei due Paesi puntano sulla sostenibilità: Crescerà il fatturato

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Italia e Germania sono quindi unite nei grandi processi del nostro tempo, come sottolineato dal presidente del Consiglio Mario Draghi, in un videomessaggio trasmesso in apertura dei lavori: “Italia e Germania sono il motore manifatturiero d’Europa, siamo spesso un’unica catena del valore. [..] Il Forum Economico Italo-Tedesco mostra quanto siano saldi i rapporti tra i nostri due Paesi. Italia e Germania condividono lo stesso obiettivo strategico: il completamento del percorso d’integrazione europea». Sul futuro delle relazioni economiche italo-tedesche si è espressa in occasione del Forum anche la Cancelliera tedesca Angela Merkel: «Dal 1921 Ahk Italien ha fatto tanto affinché i nostri due Paesi crescessero assieme. Oggi per continuare a farlo puntiamo a sostenibilità e digitalizzazione”.
Dallo studio realizzato dalla Ahk Italien e da Porsche Consulting in occasione del Forum, emerge che l’80% dei rispondenti ritiene che l’impiego di tecnologie sostenibili sia associato a un aumento del fatturato e un’azienda su 5 (19%) pensa che l’impatto positivo in termini di crescita possa essere superiore al 5%. Tuttavia, quando si tratta della decarbonizzazione dei processi produttivi ed energetici, le aziende si dimostrano anche consapevoli degli alti costi che entrano in gioco. Molte aziende, inoltre, sottostimano il potenziale dell’ecosistema legato alla mobilità sostenibile, un dato che merita attenzione e misure specifiche. Come sottolineato nel corso dei lavori anche dal Delegato del Presidente di Confindustria per l’Europa, Stefan Pan, le sfide che attendono le aziende richiederanno sforzi molto significativi, che dovranno quindi essere sostenuti da investimenti pubblici e privati.
Per gestire al meglio la transizione ecologica e massimizzarne i vantaggi nel contesto dell’interscambio tra Italia e Germania, che rimane fondamentale per entrambi i Paesi, le imprese contano soprattutto su fattori come l’armonizzazione delle politiche industriali, la creazione di centri di innovazione bilaterali e l’ulteriore rafforzamento dei rapporti decennali già esistenti nelle catene del valore italo-tedesche.
Jörg Buck, Consigliere Delegato Ahk Italien, ha dichiarato a margine dei lavori: “Le aziende sono ormai pienamente consapevoli che la sostenibilità è un fattore-chiave di crescita e va quindi messa al centro dei piani di sviluppo, ma le difficoltà sono reali e a volte rese più forti dagli errori di percezione. Serve dunque supporto da parte dello Stato, specialmente per le PMI, sia attraverso linee guida sia in termini di pianificazione e supporto per le riconversioni necessarie e per la formazione di nuove figure professionali. Sul piano bilaterale, Ahk Italien, auspica la creazione di nuove sinergie italo-tedesche orientate soprattutto all’innovazione e alla cooperazione in ambito R&S, per affermare il ruolo di Italia e Germania come motori d’innovazione in Europa”.
Dello stesso avviso anche la presidente Ahk Italien, Monica Poggio: La trasformazione ecologica va sostenuta e pianificata in modo strategico, all’interno di un dialogo costante tra governi e imprese, in modo tale che le strategie e gli investimenti pubblici incontrino e vadano ad alimentare il know-how delle aziende, che sono attori fondamentali nell’ambito della ricerca e nello sviluppo dei singoli territori. In questo processo, Italia e Germania devono guardare, da un lato, ai settori che sono al centro dell’interscambio bilaterale, soprattutto a quelli dove la riconversione è più complessa, dall’altro al contesto europeo, che è imprescindibile a livello di mobilitazione delle risorse e di strumenti normativi.

di N. R.