“Sono un servitore dello Stato, un ‘civil servant’. Mi hanno chiamato a servire il Paese in un ruolo che è la naturale prosecuzione di quello finora fatto, quello che in molti Paesi chiamano Chief Medical Officer. Ma resto un medico, sempre al servizio del Paese e della Persona”. Lo scrive Francesco Vaia, “da ieri nominato direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute”, in una lettera di saluto indirizzata ai medici e dipendenti dell’Istituto nazionale malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma, da lui diretto in questi anni.