Frida Kahlo, una vita per l’arte. Al Pan di Napoli in mostra le opere, i gioielli e gli abiti dell’artista messicana

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di Maria Carla Tartarone Realfonzo

Al PAN, il Palazzo delle Arti, è stata inaugurata una mostra dell’artista Frida Kahlo, che illustra non solo le opere ma anche la sua vita, che attrae molto i visitatori, cui è consentito entrare. Il titolo della mostra è “Ojos que no ven corazòn que no siente”. Dell’artista messicana, già molto nota, vengono qui evidenziati, nelle numerose sale, i particolari della sua vita, in ogni fase, fin dall’infanzia, mettendone in evidenza il carattere, la risolutezza. Sono presentate opere di pittura, immagini fotografiche, oggetti preziosi, perfino abiti; ed è stata ricostruita anche la camera da letto in cui trascorse parte della sua vita infelice.
L’artista nacque nel 1907. Nel 1925 fu vittima in autobus di un grave incidente che la costrinse in ospedale e poi a casa per mesi, impedendole di vivere una giovinezza serena. Già ella amava dipingere ed i genitori per darle la possibilità di farlo le fecero sistemare uno specchio orizzontale, parallelo al letto, in modo che la fanciulla potesse continuare a disegnare ed a dipingere, riflettendo le sue creazioni nello specchio. Il padre Gullermo Kalho (1871-1941), fotografo di origine tedesca, naturalizzato messicano, comprendeva le esigenze della figlia che, seppur giovanissima, aveva innata una capacità di indipendenza, un desiderio di conoscenza che le facevano vincere gli ostacoli fisici, i dolori lancinanti alle fragili ossa da lei patiti. Presto Frida conobbe Diego Rivera, noto pittore di murales, che dipingeva negli Stati Uniti. Questi, giunto in Messico, attraverso amici poté vedere i suoi dipinti e subito comprese le capacità artistiche della pittrice. Nacque tra loro un legame e Diego Rivera, attivista del Partito Comunista, al quale si avvicinò anche Frida, la condusse con sé a New York. Presero a dipingere assieme murales in luoghi rilevanti della città, in uno stile “naif” che Frida assunse dal compagno. Lei restò anche incinta ma la sue condizioni fisiche non le consentirono di condurre a termine la gravidanza e, lasciato il marito, preferì tornarsene in Messico ed avere liberi rapporti, come del resto anche Rivera. Tra gli altri, conobbe e fu compagna di André Breton. Tutte le difficoltà della vita Frida decideva di superarle, nonostante i suoi problemi di salute, portando avanti la sua passione per l’Arte e la sua voglia di libertà. I due, Frida e Diego, si ritrovarono e tornarono ancora insieme. Ella , sempre attiva ma sempre afflitta dai suoi malanni finché, ancora giovane fu assalita da una malattia che la uccise, nel 1954. Aveva compiuto tante opere, che in parte il Museo PAN ci mostra, assieme alla narrazione vocale della vita dell’artista, molte opere autobiografiche, fotografiche e pittoriche, nonché oggetti ed abiti dell’artista, ricostruendo la sua vita, attraendo verso questa donna sofferente ma vincitrice un pubblico numeroso. A dimostrare la considerazione verso una tale donna seguirà da settembre un’altra mostra su Frida Kahlo, al Palazzo Fondi, dal titolo “Il Caos dentro”.