Fuori gli impostori
Onorare i campioni

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Eppur si muovono. Nonostante la crisi – divenuta nuova normalità –, la sfiducia imperante, la scarsa visibilità politica, ci sono imprese in Campania che continuano a investire scommettendo su un futuro Eppur si muovono. Nonostante la crisi – divenuta nuova normalità –, la sfiducia imperante, la scarsa visibilità politica, ci sono imprese in Campania che continuano a investire scommettendo su un futuro promettente. Non sono molte ma nemmeno poche. E se non sono in grado di modificare l’assetto di una società ancora sofferente rappresentano pur sempre esempi che fanno ben sperare. Per questo, con l’augurio che porti fortuna, abbiamo deciso di dedicare a loro la copertina del primo numero del Denaro nel 2015. Questi campioni locali, quasi tutti con forti proiezioni nazionali e internazionali, andrebbero sostenuti con quanta più convinzione sia possibile abbandonando il viziopaese dell’invidia che ci condanna a preferire più povertà per tutti anziché gioire per i successi di chi ce la fa indicando ad altri la strada da seguire. Non guasterebbero più sana emulazione, più considerazione del merito e del valore. È vero, le cronache s’incaricano sempre più di frequente a demolire storie aziendali e reputazioni personali scoperchiando pentoloni dove bollono sordide e inconfessabili vicende di malaffare. Se il mondo dell’economia è gestito così, verrebbe da pensare di fronte a certe rivelazioni, a che serve impegnarsi, innovare, darsi da fare per crescere nel rispetto delle regole? Il dubbio è legittimo. Ma non deve portarci fuori strada. Non deve spegnere il fuoco buono che ancora alimenta tanti generosi tentativi di competere lealmente facendo leva sulla bontà del prodotto, del processo, dell’intuizione che si trasforma in occasione. Certo, ci vorrebbe un incoraggiamento ad accettare nuove sfide, un plauso generale che sospinga i più intraprendenti a osare, un tifo di sistema che gratifichi il coraggio. Abbiamo chiuso il 2014 suggerendo d’intestare l’anno appena iniziato all’Audacia. Un’Audacia che sia in grado di agire sulle leve dell’Economia, dell’Etica e della Bellezza indicate come fondamentali per inaugurare una nuova stagione di prosperità collettiva. Perché l’auspicio si trasformi in realtà dobbiamo imparare ad applaudire i veri campioni e ad espellere gli impostori: di qualsiasi natura, ovunque si annidino.