G7 dell’Agricoltura, Bianchi (Svimez): Filiera alimentare, fondamentale nel Sud il ruolo delle banche locali

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In foto Luca Bianchi

“L’Agroindustria, oltre alla presenza diffusa sul territorio e una buona progettualità, detiene un primato in termini di proiezione internazionale. Questa filiera, infatti, sta sperimentando un massiccio riassetto dei mercati di sbocco cui sono destinati i prodotti. Grazie alla sua vocazione produttiva, il Mezzogiorno si colloca, nell’ambito di tale filiera, in posizione di vantaggio per sfruttare le opportunità evolutive poste in essere dal nuovo contesto economico globale”. Lo ha detto il direttore della Svimez Luca Bianchi, intervenendo questo pomeriggio all’iniziativa prevista nell’ambito del G7 Agricoltura di Siracusa, dal titolo ‘Le imprese agricole del Sud per lo sviluppo dell’Italia: il ruolo delle banche di territorio’.

“Per dimensione economica – ha sottolineato Bianchi evidenziando il ruolo strategico del settore – l’Agroindustria coinvolge, a livello di area, più di mezzo milione di addetti (538.988) occupati presso 63.674 imprese e distribuiti principalmente in Campania (29,4%), Puglia (22,4%) e Sicilia (20,9%). Complessivamente, il valore aggiunto realizzato nell’intero comparto meridionale si attesta intorno a 17,3 miliardi, per il 33,6% riconducibili alla Campania, il 23% alla Puglia e 17,1% alla Sicilia. L’export agroindustriale italiano ha mostrato inoltre nel periodo post-covid una forte crescita in valore (in parte per effetto dell’incremento dei prezzi) che ha riguardato tutto il Paese, ma in misura più accentuata le regioni del Sud. Tra il 2019 e il 2022 l’export italiano di prodotti agroalimentare è aumentato del 41% quello meridionale del 53% (da 7,2 a 11,6 miliardi)”.

“I segnali di dinamismo emersi nella fase post-covid nel Mezzogiorno confermati dai recenti dati del Pil 2023 e le potenzialità emerse soprattutto con riferimento al comparto agroalimentare restituiscono centralità ad un sistema creditizio “a sostegno dell’imprenditorialità locale. Le banche locali giocano un ruolo cruciale nel rafforzare il tessuto delle piccole e medie imprese (PMI) del territorio, offrendo un supporto finanziario su misura e promuovendo una relazione diretta con gli imprenditori. Essendo radicate nelle comunità locali, queste banche comprendono meglio le esigenze e le dinamiche del territorio, facilitando l’accesso al credito e fornendo consulenza finanziaria personalizzata. L’offerta di credito di prossimità consente alla comunità locali (imprese, imprenditori e famiglie) di realizzare gli investimenti necessari a implementare comportamenti di adattamento al nuovo contesto (es. cambiamento climatico, digitalizzazione, nuove reti produttive globali). Per stabilizzare e rafforzare questi segnali di crescita occorre -ha concluso il direttore della Svimez – insieme ad una prosecuzione della politica di investimento, valorizzare e innovare le vocazioni produttive territoriali così da contenere l’emorragia di giovani talenti dal Mezzogiorno, che ha visto tra il 2002 e il 2022 perdere oltre 1,1 milioni di abitanti, di cui 380mila giovani laureati”.