Galbiati (Asus): “Puntiamo su fotocamera smartphone perché oggi si comunica con le immagini”

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Roma, 24 set. (AdnKronos) – Lo smartphone “è diventato un compagno di viaggio e della vita di tutti i giorni. E’ un veicolo nel quale si concentrano tutte le necessità e noi, oggi, comunichiamo con le fotografie”. Con queste parole Andrea Galbiati, country manager di Asus in Italia, riassume l’essenza di quella che oggi è la caratteristica che in un cellulare deve essere al top: la capacità di scattare fotografie sempre più belle. L’azienda taiwanese lo sa bene e per questo, nel presentare all’Europa la gamma Zenfone 4, ha puntato sul motto ‘We love photo’ e ha dotato i sei nuovi modelli di smartphone tutti di doppia fotocamera e di software specifici in grado di aiutare chiunque a catturare al meglio il momento.

“Qualunque cosa facciamo – dice Galbiati all’Adnkronos – la condividiamo sui social. Il percorso della nostra vita è tracciato da una immagine o da un video che rappresenta noi stessi in una sorta di narcisismo. E questa è una necessità non solo delle nuove generazioni, ma anche di quelle adulte. Con il lancio del logo ‘Noi amiamo le foto’, ci siamo dati l’obiettivo di offrire uno strumento che oggi rappresenta sempre più la nostra vita quotidiana, nella quale l’immagine è una parte oramai importante. Dotare un utente di uno strumento che può rendere questa cosa sempre più emozionale e gradita è sempre più un plus, che viene percepito immediatamente e che a volte può anche sorprendere”.

Asus, che da oltre 30 anni è uno dei player assoluti del mercato della tecnologia, ha debuttato con la serie di smartphone Zenfone recentemente, distribuendo la prima in Italia nella metà del 2015. “Eppure, in circa sei mesi ne abbiamo venduti oltre mezzo milione”. Un ottimo risultato, fa notare Galbiati, “visto che non siamo un’azienda che produce telefonia, ma componentistica e computer portatili. Abbiamo però le fabbriche e oltre tremila persone che si occupano di ricerca e sviluppo. Oggi il mercato è in crescita continua e ha un potenziale enorme e noi ci siamo infilati in un momento di rinnovamento”.

Secondo il top manager, il vero punto di svolta di Asus è arrivato tra il 2008 e il 2009, quando è stato fondato il ‘Design team’, un gruppo di esperti specializzati nell’estetica dei prodotti, che oggi decide le forme dei notebook e degli smartphone. “E’ così che abbiamo unito la tecnologia con il design, perché un tempo erano i tecnici a decidere: progettavano i componenti interni, poi costruivano la scatola intorno. Oggi è il contrario, seguiamo i gusti delle persone”, spiega Galbiati.

Con l’arrivo dei nuovi Zenfone 4, continua, “puntiamo a far percepire al nostro cliente di avere in mano un prodotto completamente innovativo che sposi le sue esigenze. La forza di Asus è di essere un’azienda molto tecnica. Dice quello che un suo prodotto può fare, lo rispetta e questo non delude il cliente. Con la nuova gamma abbiamo deciso tre livelli di prezzo, così da andare incontro alle possibilità di spesa delle persone, senza però far rinunciare qualcuno alla doppia fotocamera. In ogni modello non manca una grande quantità di caratteristiche importanti, con le quali viene accontentato anche l’utente che vuole, o deve, spendere meno. E questo si traduce in un’esperienza di utilizzo simile a quella che offrono telefoni da mille euro, anche spendendo un terzo”.

Quanto all’Italia, “parliamo di un mercato importante dove stiamo facendo molto, più che in Germania. Il nostro è un Paese di smanettoni che da una vita utilizzano prodotti Asus. E infatti – conclude il country manager – abbiamo notato che c’è una base di clienti che ci segue. Quando abbiamo inserito questa gamma di prodotti, ci siamo resi conto che c’è stata fidelizzazione immediata attraverso il passaparola: noi vendiamo grazie a come il prodotto viene presentato da un utilizzatore a un suo amico”.