Galletti: Emergenza ecoballe, tre soluzioni per la Campania

47

Sono tre le soluzioni per risolvere il problema delle ecoballe risalenti all’emergenza rifiuti 2000-2009 della Campania: realizzare un termovalorizzatore ad hoc, smaltimento in impianti esistenti in Italia o all’estero, oppure mettere in pratica un approccio diversificato usando una discarica e la termovalorizzazione. Lo afferma il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti in Aula alla Camera nel corso del question time facendo riferimento alle ipotesi individuate dagli uffici del ministero e ora al centro di un confronto con l’Unione europea. La prima riguarda ”la realizzazione di un impianto di termovalorizzazione dedicato nel Comune di Giugliano (Na)”. Una soluzione che richiede ”tre anni per la costruzione dell’impianto e circa 14 anni, cioè entro il 2033, per il completo smaltimento delle eco-balle e sconta le perplessità della popolazione residente”. C’è poi – prosegue Galletti – l’ipotesi di ”smaltimento” in ”impianti di termovalorizzazione esistenti in Italia e all’estero, con un costo di circa 800 milioni di euro e una durata di circa 10 anni”. Infine, la terza ipotesi – che costerebbe 280 milioni e avrebbe un tempo di realizzazione di tre anni – prende in esame ”la notevole differenza esistente tra i diversi siti di stoccaggio”, dal momento che ”in alcuni siti sono stoccate 407 balle e in altri fino a 1 milione e mezzo” e prospetta un approccio diversificato in rapporto alla dimensione dei siti”; ed è così che ”per quello più grande, Taverna del Re-Villa Literno, si prevede la messa in sicurezza permanente dei rifiuti così come già avviene in altri Paesi d’Europa.