L’obiettivo del Napoli, indubbiamente fallito, era quello di mettersi alle spalle la sconfitta maturata in Supercoppa contro la Juventus. Per raggiungere tale scopo, Gattuso ed i suoi hanno deciso di non sfruttare l’iniziale regalo di Dimarco, smettendo di giocare per circa 60’ in seguito ad un promettente inizio. Il risultato, 3-1 per i padroni di casa, rispecchia perfettamente l’andamento della gara a cui gli azzurri hanno solo parzialmente partecipato.
La fortuna ha deciso di far visita alla squadra partenopea, facendo cadere in errore una formazione organizzata e solida come il Verona già all’ottavo secondo di gioco, ma il Napoli ha dimostrato di non meritarla. Si è fatto spesso riferimento alla “sfortuna” parlando di questa squadra, a volte con giusta causa, ma l’alibi oggi crolla miseramente insieme al primato di miglior difesa del campionato, sotto i colpi di un grande Verona.
Come già anticipato, la partita inizia nel miglior modo possibile per gli azzurri: dopo solo 9 secondi dal fischio d’inizio Lozano, grazie ad una svirgolata di Dimarco sul lancio di Demme, si ritrova solo davanti a Silvestri e non sbaglia portando subito il Napoli in vantaggio. Il Verona accusa il colpo: Tameze salva su un’altra percussione del messicano, nata da una ripartenza innescata dal discontinuo Zielinski; al 10’ il polacco serve Insigne, la conclusione del capitano termina a lato. Prosegue il forcing del Napoli, che nella prima fase della partita pare in forma: al 20’ Hysaj (incredibile ma vero) serve Demme all’interno dell’area piccola, il tiro del numero 4 viene deviato clamorosamente da Lozano, improvvisatosi portiere dei padroni di casa. Al 26’ Di Lorenzo serve Petagna che, alzando di testa il pallone per superare il difensore avversario, serve involontariamente il rapido Demme, Silvestri si oppone con un miracolo sulla conclusione lampo del mediano, che anche questa volta si rende protagonista di diversi inserimenti interessanti.
Il Napoli inizia ad abbassare i ritmi, ed emerge il Verona: Maksimovic perde un brutto pallone e Zaccagni ne approfitta fornendo un cross che non viene sfruttato da Barak e Kalinic (nel caso ve lo steste chiedendo sì, Kalinic gioca nel Verona). Al 34’ arriva il goal del pareggio: Faraoni dalla destra mette un buon pallone in area che Dimarco ribadisce comodamente in rete, grazie alla totale assenza di Bakayoko (oggi disastroso) e Di Lorenzo in area di rigore. Il minuto successivo Lazovic, ritrovatosi con il pallone tra i piedi in area piccola, non sfrutta il regalo del terrorista Hysaj e calcia centrale, reattivo Meret. Il Napoli al 42’ risponde alla furia dei gialloblù con Lozano lanciato da Koulibaly, il messicano punta Dimarco e calcia di poco fuori.
La ripresa inizia con un ritmo generale più basso, il canovaccio dei primi 15’ vede il Napoli palleggiare senza trovare soluzioni per far male ad un Verona ben schierato, che in ripartenza costringe Meret a diverse uscite non facili. Al 62’ gli scaligeri raddoppiano: Zaccagni, con una magia, alza il pallone e serve Barak defilato sulla sinistra, che calcia e trafigge Meret con grande freddezza.
Gattuso effettua diverse sostituzioni, ed il Napoli si sbilancia in avanti senza creare particolari pericoli, anzi rischiando di subire il terzo goal: Politano, nonostante i continui spostamenti a destra e sinistra, è l’unico a creare qualche pericolo con dei tiri da fuori, prima al 77’ e poi al 93’. Il Verona nel mentre trova il goal che chiude definitivamente la partita: al 79’ Meret salva sul tiro di Di Carmine (leggermente deviato da Koulibaly) ma sulla respinta Lazovic crossa in area piccola trovando la testa di Zaccagni che sfrutta il disastro difensivo del Napoli (ben visibile in foto).
Al 94’ l’arbitro pone fine al match, con il triplice fischio accompagnato dalle grida di gioia del Verona. Gli azzurri scivolano al sesto posto in classifica, i recenti risultati e le pessime prestazioni (con poche eccezioni) uniscono i tifosi sotto un unico grido: Gattuso OUT. L’avventura partenopea del campione del mondo sta per volgere a termine?
Se i miei articoli sono di vostro gradimento potete trovarmi su Twitter, sempre pronto a parlare di calcio: Raffaele (@RaffaeleDeSa)