Gelati, quest’estate boom dei consumi nel Sud: +20%

19

Non tramonta mai il sole sulla passione per il gelato. Le ultime rilevazioni dell’Osservatorio Sigep (il salone internazionale di Gelateria, Pasticceria e Panificazione Artigianale di Italian Exhibition Group, Ieg) la cui 45esima edizione si terrà alla fiera di Rimini dal 20 al 24 gennaio prossimi, non lasciano dubbi. E, da nord a sud d’Italia, dall’Australia all’Argentina passando per la Spagna, il giudizio è unanime. “Il gelato artigianale italiano si conferma tra le eccellenze del made in Italy in tutte le regioni del Bel Paese numeri molto positivi fanno registrare un incremento per il settore e la filiera”. E’ quanto spiega Claudio Pica, titolare di una storica gelateria romana, vicepresidente di Fiepet-Confesercenti nazionale e segretario generale dell’Associazione Italiana Gelatieri (Aig). Per l’estate non ancora conclusa, nel Nord Italia Aig stima una crescita del +8%, nel Centro Italia +12% e nel Sud, isole comprese, una media che si attesta tra il 16 e il 20%. “In particolare – continua Pica – aumenti nelle città d’arte dove il turismo straniero ha fatto da traino e dove spiccano Roma, Firenze, Napoli, Milano, Bologna, Torino, Venezia e Palermo. “I gusti più gettonati per tutte le regioni segnano il trionfo dei sorbetti, con frutti italiani ed esotici, con l’aggiunta di diverse spezie; – afferma Pica – in Sicilia, apprezzate le granite e la nocciola; a conquistare Piemonte, Lombardia e Veneto il pistacchio e le creme; in Lazio, Toscana, Marche e Umbria prevalgono i gusti classici e gli immortali cioccolato, zabaione e variegati a base di caramello salato”. ”Il gelato artigianale risente meno di altri prodotti della diminuita capacità di spesa delle famiglie, perché ha costi sempre accessibili. In tanti paesi si trovano ancora coni con una pallina a un euro e cinquanta. La maggior parte di noi l’anno scorso ha assorbito internamente i rincari delle bollette energetiche, e ha rincarato i prezzi solo quest’anno, quando sono arrivati pure gli aumenti delle materie prime. Direi che a fronte di maggiori spese pari ad un 20%, i ritocchi dei listini si sono mantenuti sotto il 10%”. E’ quanto sostiene Giancarlo Timballo, presidente della Coppa del Mondo di Gelateria e Maestro gelatiere di Udine.