Il mondo enigmatico degli adolescenti italiani viene fotografato da Costantino Ruspoli e le immagini vengono esposte per farci capire la realtà che sta vivendo questa generazione lasciata a se stessa.
Lasciata a se stessa perché numeri e percentuali sul tenore della loro vita quotidiana ci mostrano dei radicali cambiamenti rispetto a quello dei nostri nonni o anche solo delle generazioni successive alle loro. “In Italia sono poco più di dieci milioni i residenti con meno di 18 anni di età, ma il loro numero tende progressivamente a diminuire. Una coppia su tre non ha alcun figlio. È la Campania la regione più giovane, il 18,7 % dei residenti è minorenne. Il 40% dei bambini fa una colazione inadeguata e di questi il 10% non prende nulla. Il 18% non compie nessuna attività fisica, oltre il 40% passa due ore al giorno davanti alla tv o con i videogiochi”.
La popolazione (italiana) si assottiglia progressivamente perché sempre più persone, per lo più giovani insoddisfatti, hanno trovato altre strade per loro migliori e stimolanti. La natalità si è abbassata, il modo di alimentarsi è sbagliato e non dà nessun beneficio all’organismo, così come lo sport è andato via via perdendo di interesse soppiantato dalla televisione e dai social network, ragione di vita per i teenegers d’oggi.
Queste statistiche rispecchiano la sofferenza dei giovani e meritano di essere prese in considerazione per cercare soluzioni.
Siamo di fronte a una generazione che non riesce a porsi obiettivi ambiziosi ritenendoli inaccessibili viste le condizioni in cui si trovano e spesso si abbandonano al lamento non capendo che sono essi stessi responsabili del loro destino.
Mettono in atto il processo di locus of control, una variabile psicologica che induce le persone a dare le colpe dei loro fallimenti a fattori esterni per paura di non essere abbastanza bravi o per semplice pigrizia. Questo è ciò che stiamo osservando: una distruzione di sogni e speranze non un cambiamento produttivo e non si fa niente per risollevare questa situazione.