Geotermia, 369 i Comuni italiani: buone potenzialità in Campania

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In Italia sono 369 i Comuni che hanno puntato sulla geotermia, tra alta e bassa entalpia, per una potenza installata pari a 915 Mw elettrici, 160 termici e 1,4 frigoriferi. In Italia sono 369 i Comuni che hanno puntato sulla geotermia, tra alta e bassa entalpia, per una potenza installata pari a 915 Mw elettrici, 160 termici e 1,4 frigoriferi. Grazie a questi impianti nel 2012 sono stati prodotti circa 5,5 TWh di energia elettrica in grado di soddisfare il fabbisogno di oltre 2 milioni di famiglie. Lo rileva il rapporto “Comuni rinnovabili 2013” di Legambiente. Utilizzando la potenza termica come parametro, la classifica dei comuni della geotermia premia il Nord Italia. A guidarla C’è Milano con 5.000 Kw termici, seguita da Stezzano con il suo impianto a circuito aperto da 2 Mwt e Rimini con 1.250 Kw termici. Sono 11 i comuni della geotermia ad alta entalpia, per una potenza installata pari a 888,2 Mw elettrici e 144,9 Mw termici. I più noti sono 9 comuni toscani, tra Pisa, Grosseto e Siena, che ospitano impianti geotermici in grado di soddisfare il 25,3% del fabbisogno elettrico complessivo regionale dando lavoro a 800 persone. Altri due impianti si trovano nel comune di Ferrara e di San Pellegrino Terme. Sono invece 367 i Comuni in cui sono presenti impianti geotermici a bassa entalpia o pompe di calore, per una potenza complessiva di 10,3 Mw termici, 26,5 Mw elettrici e 1,4 Mw frigoriferi. La geotermia è una forma di energia che trae origine dal calore della terra che, raggiungendo le rocce prossime alla superficie, puo’ essere sfruttato in due modi: a temperature superiori a 150°C (alta entalpia) si produce energia elettrica attraverso una turbina a vapore (centrale geotermoelettrica). E’ il caso di Toscana, Lazio e Sardegna, ma hanno potenzialita’ interessanti anche aree di Sicilia, Veneto, Emilia-Romagna, Campania e Lombardia.(segue)