Il Superbo della azienda biologica di Americo Quattrociocchi, in quel di Alatri, nel Frusinate, è il miglio olio d’oliva italiano secondo la Camera di Commercio Italiana in Giappone (ICCJ) che ha annunciato i vincitori della nona edizione di JOOP (Japan Olive Oil Prize), una delle competizioni più importanti al mondo. Il Giappone è il primo consumatore tra i Paesi asiatici e l’ottavo più grande importatore al mondo di olio extra vergine d’oliva. Negli ultimi cinque anni le importazioni in Giappone sono aumentate del 22%, per arrivare nel 2019 ad un totale di 72.844 tonnellate di olio d’oliva per un valore di 35.331 milioni di yen (289,5 milioni di euro). L’89% del totale delle importazioni viene dall’Europa, prima la Spagna (59%) a seguire l’Italia (37%). Aumenta il livello di informazione dei consumatori giapponesi sull’olio extra vergine di oliva che scelgono proprio per le sue proprietà salutari. JOOP, che ha scelto circa 500 etichette provenienti da 20 paesi, conta una giuria di 9 giudici certificati internazionali, supervisionati da 3 panel leader: Konstantinos Liris (Grecia), Miciyo Yamada (Giappone), Antonio G. Lauro (Italia). La rigorosa selezione ha proclamato i vincitori nelle categorie Igp, Dop., Biologico, Monocultivar, Blend e Aromatizzato. A seguire, durante la cerimonia di premiazione, sono stati annunciati i 3 vincitori del JOOP Design Award, premi conferiti ai produttori che si sono distinti nel comunicare l’identità del loro prodotto attraverso il logo, l’etichettatura e il design della bottiglia. La giuria di designer internazionali ha visto nomi del calibro di Fabio Novembre (Italia), Fumie Shibata e Yasuhikop Tsuchida (Giappone), Karim Rashid e Marc Atlan (USA), Adrian Geralnik (Spagna), Constantinos Hoursoglou (Grecia), Loukas & Vasso di StudioLav (Grecia). Sono ormai anni che l’azienda Quattrociocchi riscuote successi sia nazionali che internazionali: dal Premio Ercole Olivario, gli oscar italiani del settore, alle competizioni del Gambero Rosso, dal Premio Biol al Flos Olei. Una tradizione familiare coniugata con la modernità e la scienza applicata il “gran segreto” del patron dell’azienda Americo Quattrociocchi che, quando non è impegnato in Italia e all’estero in esposizioni, fiere, concorsi, fa l’operario, si occupa di tutto e segue ogni fase della lavorazione dei prodotti in prima persona.