Giffoni, Gubitosi apre la “Multimedia Valley”

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“La prossima edizione del Giffoni Experience la faremo dentro alla Multimedia Valley e dal 2018 avremo 300 posti di lavori per i giovani”. Claudio Gubitosi, fondatore, direttore e anima del Giffoni Film Festival è orgoglioso. Per la prima volta apre alla stampa la Multimedia Valley, quello che sta per diventare polo di attrazione dell’attivitò audiovisiva e delle start up. “Abbiamo messo per sette volte la prima pietra – dice – abbiamo avuto momenti di sconforto e difficili, tra ostacoli che sembravano insormontabili. La Regione ha creduto nel nostro progetto che non è solo quello di un Festival ma di un’aggregazione di nuove strutture polifunzionale dove i ragazzi che hanno voglia di studiare, sperimentare e crescere con progetti innovativi e che hanno a che fare con l’audiovisivo troveranno la loro casa”. ”Multimedia Valley terrà insieme la storia di Giffoni Valle Piana e il futuro del Giffoni Film Festival – prosegue Gubitosi – Ma il concetto di Valley mi piace intenderlo come area, come territorio inteso nel suo complesso. La prossima edizione del GFF si farà qui e mi auguro di arrivare a cinquemila giurati”. Lo stanziamento dei primi venti milioni di euro è avvenuto il 19 febbraio 2010, a seguito dell’accordo tra il Ministero dello Sviluppo Economico e la Regione Campania.

La struttura comprende, tra le altre cose, due sale cinematografiche progettate con sistema Dolby Atmos, mentre il secondo livello della Cineteca ospiterà una serie di funzioni culturali ei di formazione sempre legate al mondo dello spettacolo e della cinematografia, mentre la parte centrale ospiterà una biblioteca, una mediateca per la conservazione di cd e dvd, la sala lettura e per la consultazione dei media. L’ultimo livello, poi, prevede tre sale espositive che avranno un’avanguardistica dotazione multimediale e tecnologica con un corridoio interamente touch-screen e spazi per produzioni digitali, videogames e innovazione nell’audiovisivo”. Il cinema c’è sempre e il cinema è nelle opere di Carlo Rambaldi: “Abbiamo parte dei suoi lavori. C’è Et, il manone di King Kong – illustra Gubitosi – A Carlo avevo promosse di fare qualcosa di forte. E allora ho pensato alla ceramica vietrese perché il collegamento con il territorio deve sempre esserci. Con il maestro Santoriello ho pensato ad una ceramica che si potesse spostare, una ceramica 3D. Ora si puiò vedere solo la testa di King Kong. Pesa sette quintali. Ma avremo a rilievo tutte le opere di Rambaldi. Sarà una struttura innovativa che tutti vorranno vedere, fotografare, studiare. Si tratta di un riconoscimento dovuto nei confronti di Rambaldi e della sua famiglia”.

Giffoni che cresce, che diventa capitale della creatività, che fa occupazione e che crea indotto. “Il nostro rapporto con le istituzioni – ha spiegato Gubitosi – è fondamentale. Devo dire grazie alla mia Regione, a chi l’ha governata nel passato e a chi la governa nel presente. Hanno osato investire. Questo è accaduto perché abbiamo dimostrato che sappiamo fare, che i contenuti ci sono e sono fortissimi. E perché abbiamo concentrato la nostra attività su quattro linee fondamentali su cui ho giocato la mia vita e la mia credibilità”. E queste quattro linee “sono l’occupazione, la destagionalizzazione che significa fare più cose durante l’anno, l’internazionalizzazione che significa sapere andare nel mondo e poi portare il mondo qui a Giffoni e la ricaduta economica sul territorio”. “Quando il presidente Ciampi, allora ministro, finanziò la Cittadella – ha ricordato Gubitosi – avevamo un solo obbligo: creare occupazione, una decina di posti di lavoro. Ora siamo arrivati a 64 posti di lavoro stabili. Abbiamo perciò dimostrato ai nostri finanziatori, in primis l’Europa, che qui si sogna, si pensa e si realizza. Il mio sogno è fare della Campania una delle regioni più creative d’Europa. Facendo rete con gli altri eventi della Regione. Non è facile, lo so, ma le cose semplici non mi sono mai piaciute”. E in riferimento agli altri festival, Gubitosi ha fatto cenno anche ad “Umbria Jazz, uno dei più grandi eventi europei. Leggo dai giornali che avrebbero fatto il mio nome come eventuale nuovo direttore ma io non lascerò mai Giffoni”.