#Giffoni50, si riparte. Claudio Gubitosi mette al sicuro il festival: Dai templi di Paestum un segnale di speranza

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#Giffoni50 si fa in quattro e il suo programma è “un vero e proprio inno alla gioia”, come afferma il fondatore e direttore del Festival, Claudio Gubitosi. “In un momento così complicato e difficile per tutti – spiega – credo sia un esempio straordinario, che stupisce per l’imponenza, la qualità e anche per la presenza fisica di tantissimi protagonisti della vita artistica, culturale, scientifica ed istituzionale italiana”. Il programma della 50 edizione del festival è stato presentato oggi nel Parco Archeologico di Elea-Velia (Ascea), dove Parmenide e Zenone fondarono la prima scuola del pensiero. “Si conferma una collaborazione per noi molto preziosa, quella con il Parco Archeologico di Paestum e Velia – sottolinea Gubitosi -. Questo binomio tra Giffoni e il Parco Archeologico ha preso avvio lo scorso anno grazie all’empatia spontanea con il direttore Gabriel Zuchtriegel, che magistralmente lo guida e che ringrazio per l’attenzione e l’affetto che sempre ci dimostra proprio a Paestum, da domani e fino al 14 agosto, la bellezza dei templi sarà il set naturale per raccontare, attraverso il linguaggio universale del cinema e della musica, la storia della nostra civiltà. L’area archeologica ospiterà un concerto dello straordinario compositore e pianista Giovanni Allevi e la proiezione di film simbolo del rapporto di Giffoni con il cinema: l’iconico E.T. l’Extraterresre, legato indissolubilmente alla figura del premio Oscar Carlo Rambaldi da sempre cara al festival, L’Attimo fuggente di Peter Weir e Billy Elliot di Stephen Daldry”.
Distanziamento, sanificazione attraverso tunnel “decontaminator”, controllo degli accessi, prenotazioni obbligatorie agli eventi aperti al pubblico, trasporto secondo le regole, sedute personalizzate nelle sale: sono solo alcune delle precauzioni messe in campo in questo particolare anno. A queste si aggiungono due importanti novità: la prima, l’uso obbligatorio di un’applicazione, Convivio Giffoni Film Festival (realizzata da una startup con sede operativa nell’Università degli Studi di Salerno), che segnalerà a tutti i juror e masterclasser la distanza di sicurezza da osservare, mentre la seconda app, Giffoni Film Festival, permetterà di consultare il programma oltre che sul sito anche da mobile.
A inaugurare la 50esima edizione sarà il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. La prima tranche del festival si svolgerà dal 18 al 22 agosto. Sarà dedicata alle giurie Generator +16 e Generator +18. La seconda dal 25 al 29 agosto e sarà riservata ai giurati Generator +13. La conclusione sarà affidata ad Anna Laura Orrico, Sottosegretario ai Beni e alle Attività culturali, delegata ufficialmente dal Ministro Dario Franceschini.

I NUMERI DI #GIFFONI50
610 giurati coinvolti fisicamente
46 hub di cui 32 in Italia e 14 all’estero
2000 juror in presenza e in streaming
47 opere in concorso da 26 nazioni (di cui 11 italiane)
1 Masterclass Cult con registi, sceneggiatori, attori, esperti dell’audiovisivo
1 sezione Giffoni Impact con uomini e donne di scienza, spettacolo, cultura, imprenditoria, sport
12 film che hanno fatto la storia del festival in una rassegna dedicata
4 anteprime già confermate
9 eventi speciali
7 talent internazionali in live streaming già confermati
Oltre 100 ospiti e talent
13 rappresentanti istituzionali
30 innovatori nella sezione Dream Team
20 startupper
14 Progetti speciali con enti pubblici e privati

IL TEMA 2020: TERRA

È la Terra l’immagine scelta per questa edizione, il simbolo che chiude la trilogia degli elementi avviata tre anni fa con Acqua e proseguita lo scorso anno con Aria. Una rivisitazione della Scuola di Atene di Raffaello Sanzio realizzata dall’artista salernitana Federica D’Ambrosio. Una scelta per niente casuale, che cade a cinquecento anni dalla scomparsa del grande artista rinascimentale.  Nell’immagine campeggia Beatrice portatrice della Terra che intende rimettere al centro dei pensieri dei saggi proprio il mondo, la natura, il corso degli eventi, il rispetto dell’ambiente come precondizione della sopravvivenza del creato, di quel genere umano che deve tornare ad essere ancora più umano.

LE GIURIE E GLI HUB
Saranno 610 i giurati che prenderanno parte fisicamente ai primi due momenti del Festival. A loro spetterà il compito di rappresentare gli oltre 7500 ragazzi che, nei mesi precedenti l’emergenza sanitaria, erano già entrati a far parte delle varie sezioni. Le norme anti contagio hanno imposto la necessità di ridurre drasticamente gli accessi. Di fronte a questa situazione Giffoni non si è fermato e, ancora una volta, è stato capace di superare ogni barriera per raggiungere i suoi ragazzi ovunque. Nascono così i 46 hub: 32 in Italia (Bari, Basso Piave, Battipaglia, Castrovillari, Catania, Cava de’ Tirreni, Ceccano, Cittanova, Codigoro, Corigliano Rossano, Cosenza, Fano, Ferrara, Genzano di Roma, Lecce, Montescaglioso, Napoli, Palermo, Pesaro, Potenza, Riccione, Riva Ligure, Roccapiemonte, Roma, Rozzano, Salerno, Sarmede, Taurianova, Terranova di Pollino, Tonara, Tropea e Vietri sul Mare) e 14 all’estero (Grecia, Serbia, Belgio, Romania, Spagna, Croazia, Germania, Francia, Svizzera, Inghilterra, Macedonia del Nord, Bulgaria e Polonia) per un totale di 2000 ragazzi coinvolti virtualmente e in presenza.

I FILM IN CONCORSO
La ricerca dell’identità, la complessa relazione genitori-figli, la lotta per i diritti, la violenza, l’amore e la solitudine, ma anche l’omofobia, il razzismo e il rapporto con il diverso: sono alcuni dei temi protagonisti delle 47 produzioni provenienti da Belgio, Croazia, Repubblica Ceca, Francia, Germania, Grecia, Islanda, Irlanda, Lituania, Regno Unito, Slovacchia, Spagna, Svizzera, Svezia e da Canada, Usa, Arabia Saudita, Brasile, Argentina, Uruguay, Israele, Libano, Corea del Sud, Ruanda, Vietnam in concorso. L’Italia è presente con 11 film (2 lungometraggi e 9 corti).

Il programma

I talenti e gli ospiti