“Vent’anni di cooperazione sociale, vent’anni di solidarietà, di vite incontrate amate e valorizzate”. Così Giovanni Tagliaferri, amministratore della cooperativa Giglio nel corso di una conferenza stampa svoltasi nella sede napoletana del magazine Real Inside e moderata dal giornalista e scrittore Alessandro Iovino, organizzata per celebrare i vent’anni della cooperativa di recupero sociale. L’occasione,intanto, per ripercorrere con soddisfazione le tappe di un’avventura impegnativa che nel tempo ha reso tante soddisfazioni. Vite incontrate, sottolinea dunque Giovanni Tagliaferri. come quella di Bruno, cresciuto in una famiglia numerosa e particolarmente disagiata, che entra in comunità a 13 anni ed oggi, a 22 anni, dirige un importante atelier per acconciatori a Londra. O come quella dei fratelli Nando e Carlo, vittime di maltrattamenti e abusi in famiglia, entrati adolescenti in comunità e adesso, vent’anni dopo, il primo è uno degli operatori di comunità più esperti ed apprezzati in Campania, il secondo è uno tra gli chef più stimati a Napoli. Due esempi, due brevi storie analoghe a quelle di centinaia ragazzi, poi giovani, ed oggi donne e uomini, con un passato difficile alle spalle che, tuttavia, dopo un percorso in comunità ce l’hanno fatta inserendosi nel mondo del lavoro in Campania o in altre regioni italiane. Qualcuno anche all’estero.
TantissimI, per l’occasione, hanno voluto recapitare una clip di video-auguri per questo ventennale traguardo di una delle realtà di recupero sociale più prestigiosa in Campania e in Italia.
“Quando li ascolto o li incontro sono sempre emozionato – ha sottolineato commosso Giovanni Tagliaferri”.
“Ricordo come se fosse ieri, ma sono passati 20 – rimarca Susanna Tagliaferri, fondatrice della cooperativa che oggi è tra l’altro socia di Confcooperative, della Banca Etica ed è membra de Coordinamento nazionale delle comunità per minori -, quando partimmo con tanto entusiasmo e tanta voglia di fare. Oggi, dopo 20 anni, non senza difficoltà, siamo riusciti a centrare il nostro obiettivo: fare la differenza nella vita di tanti bambini, di tanti ragazzi”.
Ma a cogliere un aspetto particolare, di quelli che fa davvero la differenza nei percorsi di vita è
Enrico Tagliaferri, anche lui fondatore della cooperativa quando ricorda che “non ci occupiamo soltanto dell’attività socio-assistenziale dei bambini e dei ragazzi ma anche della loro parte spirituale che senz’altro sarà di grande impatto nella loro vita”.
Un aspetto, questo, che non poteva non cogliere un osservatore attento come Alessandro Iovino: “Quella della Cooperativa Giglio è la storia di un’eccellenza imprenditoriale, in un territorio come il nostro non sempre facile da vivere e gestire,che ha lasciato un segno importante nella vita di tanti bambini e giovanissimi investendo sul lato più importante del carattere, dell’anima e della vita delle persone, che è quello spirituale”.