Giovani di Confindustria, Prete: Grazie alle Zes cresceranno investimenti e occupazione

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in foto Andrea Prete

Andrea Prete, presidente di Confindustria Salerno e della Camera di commercio di Salerno, sarà a Capri per la prima volta anche nella nuova veste di vice presidente nazionale vicario di Unioncamere. L’elezione, avvenuta a luglio scorso, va ad aggiungere un ulteriore tassello alla brillante carriera istituzionale dell’ingegnere e imprenditore salernitano. Classe 1956, dirige da oltre trent’anni un’impresa specializzata nella produzione di cavi elettrici per automazione industriale e strumentazione. Altrettanto lunga la militanza nel mondo associativo, dove ha ricoperto numerosi incarichi in Confindustria tra quali si segnala l’attuale presidenza provinciale e quella che va dal 2003 al 2007, nonché i successivi incarichi nel direttivo regionale e nella giunta nazionale. Il suo percorso nel sistema camerale comincia nella Camera di commercio di Salerno dove ricopre la carica di consigliere dal 2005 per poi diventare presidente dell’Ente nel 2015 ed essere confermato l’anno successivo. Dal dicembre del 2015 è presidente di Unioncamere Campania, mandato confermato per il biennio 2018-2020. “È con grande orgoglio che affronto questa avventura e ricopro il prestigioso incarico di vice presidente vicario di uno degli enti più importanti nel panorama istituzionale nazionale,chiamato a fare da cerniera tra le amministrazioni centrali dello Stato e le organizzazioni imprenditoriali,dei consumatori e dei lavoratori. Entusiasmo, spirito di servizio e collaborazione con tutti i soggetti che possono incidere sullo sviluppo del sistema produttivo, saranno le coordinate che guideranno il mio operato”.Prete è da tempo impegnato su numerosi dossier importanti, dei quali si parlerà diffusamente anche a Capri. Su tutti l’avvio delle zone economiche speciali in Campania. “La nostra – dice Prete – è la prima regione a dotarsi di questo strumento di valenza strategica e fonda- mentale per lo sviluppo del territorio. Apprezziamo, in particolare, l’inserimento di molte zone della nostra provincia che, di fatto, entra nel piano da nord a sud, comprendendo aree industriali significative per l’economia locale, e del porto che potrà solo migliorare performances già ottime grazie anche al dragaggio dei fondali. Un plauso va alla Regione per avere approvato un piano completo, frutto della condivisione da parte di tutti gli attori economici e sociali e utile strumento per attrarre investimenti ed, in prospettiva, incrementare l’occupazione. Da imprenditore sottolineo con piacere l’individuazione dei criteri di semplificazione amministrativa per la realizzazione degli investimenti e delle relative agevolazioni. Ora che c’è anche l’ok del Governo attendiamo l’attuazione dei provvedimenti”. Di importanza strategica anche la vicenda Aeroporto.“Ora dipende tutto dal Governo – ha spiegato qualche settimana fa parlando all’emittente Radio Alfa – perché tutte le carte sono in regola e manca soltanto la concessione definitiva. Che deve essere rilasciata dal ministero delle Infrastrutture”. Prete rivela anche che“da un mese e mezzo aspettiamo l’ok definitivo, per cui chiederei a tutti i rappresentanti politici salernitani di attivarsi per far rispettare i tempi”. Il finanziamento in questione è quello inserito nel decreto Sblocca Italia del Governo Renzi e deve essere utilizzato per allungare la pista e realizzare altre opere di ammodernamento e potenziamento della struttura.“Aeroporto di Salerno ha trovato in Gesac un partner di livello internazionale e mai come adesso è pronta per far entrare pienamente a regime lo scalo”, conclude Prete. Sempre in tema di infrastrutture il presidente di Confindustria Salerno parla della viabilità in entrata e uscita dal porto. “Porta Ovest è l’unica soluzione applicabile, ricordo che nel 2005 fui proprio io a lanciare questa proposta che rappresenta senza dubbio l’unica soluzione attuabile. Lo spostamento del porto in altra area, invece, mi sembra una soluzione difficilmente applicabile”.