Under 40 di Confindustria, Bo: I giovani vogliono restare e cambiare l’Italia. Ma la burocrazia è un macigno

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Dal palco del 40° Convegno dei Giovani Imprenditori di Confindustria a Capri, il presidente nazionale Emanuele Orsini ha lanciato un appello a favore dei giovani e delle piccole imprese: “Dobbiamo dare forza al merito dei giovani, perché il rischio è che vadano all’estero insieme alle loro imprese. Tutti i Paesi europei stanno lavorando per mantenere attrattivo il proprio sistema produttivo, e anche l’Italia deve farlo”.

Un richiamo che trova piena sintonia nelle parole di Giampaolo Bo, presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Caserta, intervenuto al convegno: “C’è tanto entusiasmo, tanta voglia di fare impresa e di costruire il futuro. Ma non possiamo sprecare energie preziose inseguendo la burocrazia. Le nostre forze devono essere dedicate all’innovazione, alla formazione, alla sostenibilità e alla crescita dei territori – non a inseguire carte e procedure”.

Bo ha sottolineato come il gruppo dei giovani imprenditori casertani sia oggi “un insieme di storie, idee e progetti che si muovono nella stessa direzione: innovare, generare valore e restare ancorati ai principi di responsabilità sociale e coraggio imprenditoriale”.

“Capri – ha aggiunto – ci restituisce ogni anno una prospettiva più ampia. Torniamo con la consapevolezza che il futuro dell’Italia passa anche da province come la nostra, dove tanti giovani stanno dimostrando di voler restare, investire e cambiare le cose”.

Sul piano delle politiche industriali, Bo ha accolto con favore l’intervento del ministro Foti, che ha rilanciato il tema della semplificazione amministrativa: “Accogliamo con grande favore le sue parole, perché vanno nella direzione che chiediamo da tempo: ridurre i divari territoriali e liberare le imprese dalle catene della burocrazia. La ZES deve diventare un modello di efficienza amministrativa per tutto il Paese, non un privilegio territoriale. Solo così potremo restituire velocità e fiducia a chi vuole investire in Italia”.

Un messaggio, quello di Bo, che si intreccia con l’appello di Orsini a mettere “lavoro e imprese al centro della Manovra”, in una visione che guarda al futuro con concretezza: meno ostacoli, più fiducia e spazio per la nuova generazione di imprenditori italiani.