Alla presenza del governatore Vincenzo De Luca, del sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, dei rettori di Federico II e Vanvitelli Matteo Lorito e Francesco Nicoletti, dei presidenti delle Scuole di Medicina e Chirurgia dei due atenei (Maria Triassi – Federico II – e Francesco Catapano – Luigi Vanvitelli) e di numerose altre autorità civili e religiose, 500 infermieri neolaureati formuleranno domani alle ore 17,00 presso il Teatro Mediterraneo della Mostra d’Oltremare “Il Giuramento dell’Infermiere”.
Il presidente Rea
“Il giuramento – osserva Teresa Rea, Presidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche di Napoli – rinnova il patto tacito che l’infermiere ha stretto con i cittadini, con le persone fragili, con chiunque abbia bisogno di cure e assistenza sanitaria, senza distinzione di razza, sesso, religione. Un esercizio della professione fatto nome di un ideale di servizio. “Giuro di mettere la mia vita al servizio della persona umana”, recita al primo punto la formula. In esso ci sono le fondamenta morali sia per la crescita personale del professionista, ma anche dello sviluppo della professione stessa. Nel giuramento sono rappresentati infatti gli elementi fondanti della professione, del suo codice deontologico e delle finalità sociali, etiche e umane cui la professione si ispira”.