Giustizia discutibile nel processo per la morte dell’ambasciatore Attanasio

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Si è tenuta la seconda udienza del processo congolese ai sei imputati per l’omicidio dell’ambasciatore italiano Luca Attanasio, del carabiniere di scorta Vittorio Iacovacci e del loro autista del Programma alimentare mondiale (Pam) Mustapha Milambo. Presenti in aula 5 degli accusati, mentre il sesto, Amos Mutaka Kiduhaye, meglio conosciuto come Aspirant, risulta ancora latitante. Anche oggi, come nel corso della prima udienza, non si è entrati nel merito e la difesa ha chiesto al tribunale militare di dichiararsi incompetente dato che gli imputati, arrestati a Goma, sono civili e, sostiene, andrebbero rilasciati. La seduta, aggiornata a mercoledì 26 ottobre, si è svolta con i cinque imputati che sono di nuovo comparsi davanti a un tribunale militare a Kinshasa, la capitale della Repubblica Democratica del Congo. L’udienza, svoltasi sotto un tendone nel perimetro di una prigione militare, era la seconda del processo iniziato mercoledì scorso, il 12 ottobre, e subito sospeso su richiesta della difesa che voleva studiare il fascicolo. A nome del pubblico ministero, il magistrato tenente colonnello Joseph Malikidogo si è opposto alle due richieste ricordando che gli imputati sono sotto processo per omicidio, associazione a delinquere e “detenzione illegale di armi e munizioni da guerra”, circostanza che giustifica la corte marziale. Inoltre i fatti sono di “indescrivibile gravità” e “sarebbe molto scandaloso”autorizzare un rilascio. Un pronunciamento del tribunale sulle richieste di difesa è atteso per mercoledì  prossimo 26 Ottobre 2022.