Global Labor Organization, l’idea di Francesco Pastore di ampliare il ruolo delle imprese nell’alta formazione

in foto il professor Francesco Pastore

di Claudio Quintano*
    Antonella Rocca**

Di seguito riportiamo un piccolo articolo in italiano, che è stato riassunto non molto tempo fa e pubblicato su ildenaro.it. Si tratta di Due modelli per far combaciare offerta e domanda di lavoro, che è liberamente tradotto e espresso in:
1. Il modello “Executive” noto nella istruzione internazionale ai più alti livelli che “azzera” il il tempo di transizione scuola-lavoro (TSL). Esso è “quotato” e, quindi “rankizzato”
2. Il modello dell”Istituto Tecnico Superiore” (ITS), obiettivo del Governo Draghi oggi già raggiunto grazie al PNRR

Il modello “Executive”
– Il riferimento è ai Master ed ai Dottorati di Business Administration.
– Il “cutting point” della formazione in management di tipo Executive  fa riferimento allo stato dei “potenziali” clienti studenti rispetto alla situazione lavorativa ed al livello di anzianità.
– Nel “pre-experience” avremmo i BBA (Bachelor in Business Administration) la cui durata dipende dai diversi sistemi (3 in Italia ma 4 in Spagna, ad esempio). In questo caso, a livello europeo, in generale il pubblico di riferimento è locale. I Master of Science (MSc), step successivo al BBA, hanno già contenuti più specialistici (Global Management, Finance, Marketing, Analytics, etc.) e, sempre in un contesto europeo, hanno come mercato di riferimento freschi laureati di diversa provenienza geografica. Le Business School di eccellenza sono capacidi attrarre studenti da altri Paesi (in genere Europei per il discorso dei ECTS) e la formazione è esclusivamente in inglese.
– Per quanto riguarda gli MBA (in formato Full Time), si fa riferimento a programmi con durata minima di 12 mesi e massima di 18.
Chi vuole un MBA? Persona che ha dai 2 ai 4 anni di esperienza lavorativa e decide di lasciare il lavoro per dedicarsi unicamente a formazione “generalista” (visione ampia di tutte le problematiche gestionali dell’impresa). Quindi, non lavorano e sono studenti a tempo pieno. L’obiettivo dell’investimento è il cosiddetto salto a livello professionale (responsabilità e salario).

Executive: in questo caso chi siede in aula? Sono persone che lavorano e partecipano a
programmi di formazione in Management.
Le grandi aree in Executive Education sono due:
1. Programmi Custom. Si tratta di formazione su misura (In Company Training o chiamati anche Tailored made Programmes), dove le imprese chiedono alle Scuole di progettare un programma ad-hoc (in genere con contenuti specifici e “verticali”) per un determinato collettivo di dipendenti. Chi paga, ovviamente, è l’impresa con il budget relative alla formazione
2. Programmi “open”. Qui la varietà è enorme. Da corsi di poche ore (1 giornata)
fino a programmi molto lunghi come un Executive MBA (20 mesi).
1. Normalmente a livello individuale la persona decide che tipologia di corso da seguire. Parte della tuition fees potrebbe essere agevolata dall’impresa
2. L’impresa, potrebbe identificare dei profili (in genere talentuosi) su cui investire e decidere, insieme alla Scuola, in quale programma iscriverli(spesso accade che negli EMBA è l’impresa con cui abbiamo già una lunga relazione, propone delle persone e finanzia il 100% del programma).

Per il segmento Executive, è importante definire programmi di L3 (Life Long Learning). L’obiettivo è fidelizzare (persona ed impresa) per aggiornare le conoscenze.
QS  Financial Time   https://www.ft.com/emba-metho
FT Executive MBA Ranking 2021: methodology and key
How the latest Financial Times table of the best EMBAs was compiled

Il modello dell”Istituto Tecnico Superiore” (ITS)
– La novità organizzativa derivante dalla normativa Draghi che partorirà nell’anno
scolastico 2022-2023 finalmente  un nuovo concetto di TSL

La velocità di realizzazione delle risorse del PNRR nel breve scorcio del Governo Draghi
ha consentito di varare la struttura giuridica dell’Istituto Tecnico superiore (ITS Academy)
cioè di un nuovo ordine di studi generato non da una decisione amministrativa ma dalle legge del PNRR  che praticamente “azzera” il tempo di Transizione – Scuola lavoro.
L’assunzione dello studente, a fine corso di studi, incomincia a capitalizzare
immediatamente la remunerazione percepita che comprende una parte differenziale
attribuibile a sua volta alla formazione di alto livello (Academy) trasformata  in elevate
competenze.   Si citano:
A) SCUOLA/ La transizione al lavoro come criterio: il vantaggio (e il modello) degli Its  27.03.2022  – Claudio Quintano (qui)
B) SCUOLA-LAVORO/ La transizione chiave per risolvere il problema dei
Neet 03.06.2021 – Claudio Quintano (qui)

Il testo è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale, mercoledì 27 luglio, entrando a tutti gli effetti in vigore come legge numero 99 del 15 luglio 2022. In attesa dei decreti attuativi, è iniziata formalmente la fase transitoria  (https://tuttoits.it/riforma-its-entrata-vigore/)

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Or Research Gate https://www.researchgate.net/publication/365798529_https_glabororgglo-global-conference-2022-on-december-1-3-first-announcement

*professore straordinario di Statistica economica dell’Università Suor Orsola Benincasa – emerito di Statistica economica del Dipartimento di Studi aziendali e quantitativi, Dipartimento di eccellenza dell’Università di Napoli Parthenope – già Rettore dell’Università di Napoli Parthenope (2010 – 2016)

** professore associato di Statistica economica del Dipartimento di eccellenza di Studi aziendali e quantitativi (Disaq) dell’Università degli studi di Napoli Parthenope