Governo alla prova del Def

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Roma, 19 giu. (AdnKronos) – La impegna il governo ”a riconsiderare in termini brevi il quadro di finanza pubblica, nel rispetto degli impegni europei, per quanto riguarda i saldi di bilancio del triennio 2019-2021”. Lo afferma il relatore al Documento di economia e finanza, Federico D’Incà, intervenendo nell’aula di Montecitorio, dove è iniziata la discussione sul Def.

L’esecutivo dovrà ”realizzare nel tempo un cambio radicale del paradigma economico” e ”sarà d’obbligo impostare in Europa un dialogo nuovo, per ottenere regole di bilancio più flessibili e spazi maggiori per le spese produttive” è scritto in un passaggio, letto da D’Incà, della risoluzione che sarà votata dell’assemblea. ”Prioritario – secondo il relatore – è il superamento della logica del fiscal compat, la cui integrazione all’interno dei trattati europei è da scongiurarsi assolutamente”.

I temi che dovranno essere affrontati con la prossima legge di bilancio sono: la lotta alla povertà, lo stimolo alle politiche attive, il superamento della legge Fornero, misure per la scuola. Tra le misure da adottare il relatore indica ”un mix virtuoso di maggiori investimenti pubblici, riduzione della pressione fiscale e il sostegno ai redditi più bassi”. Va semplificato, in particolare, il rapporto tra l’Agenzia delle entrate e il contribuente e vanno abolite “misure penalizzanti per i contribuenti onesti”.

Futuri provvedimenti per estendere il reddito di cittadinanza ”restano senz’altro necessari” e occorre ”ampliare la portata” dei Bes. Infine ”occorre assumere tutte le misure per favorire il disinnesco delle clausole di salvaguardia, inerenti l’aumento dell’aliquota Iva e accise”.