Governo, da fisco a imprese e famiglia: il manifesto economico Meloni

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In foto Giorgia Meloni

(Adnkronos) – La pace fiscale e il taglio delle tasse sul lavoro, le semplificazioni per le imprese e il superamento della Legge Fornero, le misure per le famiglie e i giovani e il Sud, la tutela delle infrastrutture strategiche e del Made in Italy, la transizione green con un occhio all’economia. Ci sono misure immediate e obiettivi di legislatura nel manifesto economico del presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in linea con l’emergenza energetica e le disponibilità di bilancio. La ‘Melonomics’ mette le imprese, le famiglie e i giovani in cima alle priorità e punta a una rivoluzione copernicana nel rapporto tra cittadino e pubblica amministrazione dal quale nascerà un nuovo patto fiscale.  

MISURE CONTRO CARO-ENERGIA E CARO-VITA – Meloni ha annunciato misure a supporto di famiglie e imprese, sia sul versante delle bollette sia su quello del carburante. Per dare sollievo contro l’impatto dei rialzi dell’inflazione inoltre il premier ha sottolineato che è indispensabile intervenire con misure volte ad accrescere il reddito disponibile delle famiglie, partendo dalla riduzione delle imposte sui premi di produttività, dall’innalzamento ulteriore della soglia di esenzione dei cosiddetti fringe benefit e dal potenziamento del welfare aziendale. Tra gli altri obiettivi allargare la platea dei beni primari che godono dell’ Iva ridotta al 5%.  

PIU’ CRESCITA PER RIDURRE DEBITO – Per il presidente del Consiglio “la strada per ridurre il debito non è la cieca austerità imposta negli anni passati e non sono neppure gli avventurismi finanziari più o meno creativi. La strada maestra è la crescita economica, duratura e strutturale”. 

INVESTIMENTI ESTERI – Avanti gli investimenti esteri ma no a logiche predatorie, ha chiarito Meloni sottolineando che “saremo aperti ad accogliere quelle imprese straniere che sceglieranno di investire in Italia, portando sviluppo, occupazione e know-how in una logica di benefici reciproci”. PNRR. “Spenderemo al meglio i 68,9 miliardi a fondo perduto e i 122,6 miliardi concessi a prestito all’Italia dal Next Generation EU. Senza ritardi e senza sprechi, e concordando con la Commissione europea gli aggiustamenti necessari per ottimizzare la spesa, alla luce soprattutto del rincaro dei prezzi delle materie prime e della crisi energetica. Perché queste materie si affrontano con un approccio pragmatico, non ideologico”, ha sottolineato il premier.  

SUD – Il Sud è tra i punti chiave del programma economico del nuovo governo. “Lavoreremo sodo per colmare un divario infrastrutturale inaccettabile, eliminare le disparità, creare occupazione, garantire la sicurezza sociale e migliorare la qualità della vita”, ha spiegato.  

INFRASTRUTTURE – Per Meloni è necessario realizzare nuove infrastrutture per potenziare i collegamenti. Inoltre “servono investimenti strutturali per affrontare l’emergenza climatica, le sfide ambientali, il rischio idrogeologico e l’erosione costiera, e per accelerare i processi di ricostruzione dei territori colpiti in questi anni dai terremoti e da calamità naturali”, ha aggiunto. 

TUTELA INFRASTRUTTURE STRATEGICHE – “Intendiamo tutelare le infrastrutture strategiche nazionali assicurando la proprietà pubblica delle reti” ha detto, aggiungendo che “la transizione digitale, fortemente sostenuta dal Pnrr, deve accompagnarsi alla sovranità tecnologica, al cloud nazionale e alla cyber-security”. Inoltre il governo intende introdurre una clausola di salvaguardia dell’interesse nazionale, anche sotto l’aspetto economico, per le concessioni di infrastrutture pubbliche, come autostrade e aeroporti.  

MODA, DESIGN E ALIMENTARE, AVANTI MADE IN ITALY – Secondo Meloni l’Italia deve tornare ad avere una politica industriale, puntando sui suoi cavalli di battaglia: moda, lusso, design ma anche alta tecnologia e agroalimentare.  

STOP GIUNGLA BUROCRAZIA PER IMPRESE – Per snellire la burocrazia per le imprese e garantire regole chiare e certe, si lavorerà per una “strutturale semplificazione e deregolamentazione dei procedimenti amministrativi per dare stimolo all’economia, alla crescita e agli investimenti”. E ancora. “Abbiamo bisogno di meno regole, ma chiare per tutti. E di un nuovo rapporto tra cittadino e pubblica amministrazione, perché il cittadino non si senta parte debole di fronte ad uno stato tiranno che non ne ascolta le esigenze e ne frustra le aspettative”, dice Meloni.  

FISCO – Dalla rivoluzione copernicana che metterà il cittadino al centro in un rinnovato rapporto con la pa “dovrà nascere un nuovo patto fiscale che poggerà su tre pilastri”, annuncia Meloni. Primo, ridurre la pressione fiscale su imprese e famiglie attraverso una riforma dell’Irpef con progressiva introduzione del quoziente familiare ed estensione della tassa piatta per le partite Iva dagli attuali 65 mila euro a 100 mila euro di fatturato e l’introduzione della tassa piatta sull’incremento di reddito rispetto al massimo raggiunto nel triennio precedente. Secondo, una tregua fiscale per consentire a cittadini e imprese in difficoltà di regolarizzare la propria posizione con il fisco. Terzo, una serrata lotta all’evasione fiscale.  

TAGLIO 5 PUNTI TASSE LAVORO – Sulle tasse sul lavoro il governo punta ad un taglio graduale di almeno cinque punti del cuneo in favore di imprese e lavoratori. Inoltre per incentivare le aziende ad assumere si punta ad un meccanismo fiscale che premi le attività ad alta densità di lavoro.  

TAVOLI CRISI E AUTONOMI IN DIFFICOLTA’ – Alle crisi di imprese “dedicheremo il massimo impegno” e alle migliaia di lavoratori autonomi che non si sono più rialzati dopo la pandemia “vogliamo riconoscere tutele adeguate e in linea con quelle giustamente garantite ai lavoratori dipendenti”. 

PENSIONI – Già con la prossima legge di bilancio il governo intende facilitare la flessibilità in uscita con meccanismi compatibili con la tenuta del sistema previdenziale partendo dal rinnovo delle misure in scadenza a fine anno. “La priorità per il futuro sarà un sistema pensionistico che garantisca anche le giovani generazioni e chi percepirà l’assegno solo in base al regime contributivo”, spiega Meloni.  

POVERTA’ E MONITO SU RDC – Ai pensionati in difficoltà, agli invalidi, a chi privo di reddito ha figli minori sarà garantito l’aiuto dello Stato ma “per chi è in grado di lavorare, la soluzione non può essere il reddito di cittadinanza, ma il lavoro, la formazione e l’accompagnamento al lavoro”, ha chiarito il premier. 

BASTA MORTI SUL LAVORO – Meloni ha sottolineato il suo impegno per porre fine alla piaga delle morti sul lavoro garantendo la piena attuazione delle norme esistenti. 

AMBIENTE. Sulle politiche ambientali il premier sottolinea l’esigenza di “coniugare sostenibilità ambientale, economica e sociale”, accompagnando le imprese e cittadini “verso la transizione verde senza consegnarci a nuove dipendenze strategiche e rispettando il principio di neutralità tecnologica”. 

ASSEGNO UNICO PIU’ ALTO E MUTUI GIOVANI – Meloni ha ribadito il suo impegno per aumentare l’assegno unico e universale e aiutare le giovani coppie ad ottenere un mutuo per la prima casa. Il premier punta inoltre a incentivare l’occupazione femminile, premiando le aziende che offrono soluzioni efficaci per conciliare i tempi casa-lavoro e sostenendo i Comuni per garantire asili nido gratuiti e aperti fino a l’orario di chiusura di negozi e uffici.